L’Antitrust indaga sui rincari dell’Enel: «Poca chiarezza»

LE DENUNCE. Poca informazione preventiva per i rinnovi dei contratti. Soddisfatti i consumatori. L’azienda: «Noi sempre corretti».

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione dei rinnovi. L’informativa di avvio istruttoria è apparsa sul bollettino dell’Authority, che evidenzia il «numero elevato di istanze di intervento pervenute». In sostanza è stato segnalato «oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato», anche il «non aver ricevuto alcuna informazione preventiva» sul rinnovo contrattuale e «di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso».

Enel Energia ha respinto le ipotesi avanzate nell’istruttoria affermando di «aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonché della disciplina contrattuale» e di confidare «di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento». «Se saranno accertati illeciti, le maggiori somme pagate in bolletta come conseguenza dei rinnovi contrattuali scorretti andranno restituite agli utenti», ha fatto sapere intanto il Codacons commentando la decisione del Garante della concorrenza e del Mercato.

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«Gli utenti nell’ultimo periodo avevano ricevuto bollette sensibilmente rincarate, senza però essere stati adeguatamente informati dalla società circa le modifiche tariffarie applicate - ha precisato l’associazione dei consumatori - Attendiamo ora l’esito dell’indagine e, se saranno accertate irregolarità, avvieremo una azione per far ottenere ai consumatori coinvolti la restituzione delle maggiori somme pagate in bolletta per effetto delle scorrette o mancate comunicazioni su rincari tariffari, che in modo evidente hanno impedito ai clienti di esercitare i propri diritti, come quello al recesso».

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