Primarie, il Pd arranca
nella raccolta delle firme

Non è certo un indice per capire chi è favorito alle primarie, ma certo è un segnale.Lunedì 27 gennaio si è conclusa la raccolta firme per le candidature all’appuntamento del 23 febbraio con cui il centrosinistra eleggerà il suo competitor alla corsa per Palafrizzoni

Non è certo un indice (lo sostiene anche l’interessato) per capire chi è favorito alle primarie, ma certo è un segnale.

Lunedì 27 gennaio a mezzogiorno si è conclusa la raccolta firme per le candidature all’appuntamento del 23 febbraio con cui il centrosinistra eleggerà il suo competitor alla corsa per Palafrizzoni.

Secondo regolamento, ne servivano almeno 200 per potersi presentare. A sorpresa, a racimolarne meno è stato il candidato del Pd Giorgio Gori, arrivato a quota 312, e non senza qualche qui pro quo coi moduli. Lui ridimensiona: «Non me ne sono occupato personalmente, e francamente non è un dato che mi preoccupa». Anzi, liquida anche il risultato degli avversari con un non proprio politicamente corretto «avranno fatto firmare tutti i loro elettori».

Nadia Ghisalberti del «Patto civico» e Luciano Ongaro di Sel (la prima rappresentante del civismo, il secondo bandiera della sinistra) intanto hanno fatto meglio, portando a casa rispettivamente 350 e 476 «autografi» di sostegno . La capogruppo della «Lista Bruni» a Palafrizzoni ha reso noto su Facebook di aver raggiunto il traguardo. Anche il «leone» della sinistra è soddisfatto per il consenso ottenuto. «Sul mio nome credo ci sia stata una convergenza che supera le preclusioni partitiche».

Resta fuori dalle polemiche il segretario provinciale del Pd Gabriele Riva: «Ora ci sono i candidati ufficiali, che si affronteranno nei dibattiti già in programma (già fissati i confronti a tre del 31 gennaio, del 15 e del 21 febbraio). Un confronto che serve per mettere in campo le idee per la Bergamo che vogliamo e utile per far crescere la coalizione».

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