«Uniacque? Dilettanti della finanza»
E Federconsumatori alza la voce

Federconsumatori contesta l'ipotesi di Uniacque «di riversare sugli incolpevoli utenti il costo del fallimento di scelte che, si possono generosamente definire frutto dell'improvvisazione e di una dilettantistica conduzione finanziaria».

Federconsumatori contesta l'ipotesi di Uniacque «di riversare sugli incolpevoli utenti il costo del fallimento di scelte che, alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'Amministratore Delegato, si possono generosamente definire frutto dell'improvvisazione e di una dilettantistica conduzione finanziaria».

«Federconsumatori - si legge in una nota - ha avuto più volte occasione di denunciare le carenze organizzative della società in questione, a partire dalla mancata operazione di trasparenza dovuta nei confronti di chi è chiamato a pagare i canoni di un servizio pubblico essenziale. Ora, dopo avere comprato la sanissima e produttiva BAS SII impegolandosi oltre le proprie disponibilità, gli Amministratori dell'Azienda fanno sapere che non c'è più una lira e di essere pieni di debiti. Chiedono aiuto ai Comuni e, sopraffatti da un lampo di genio imprenditoriale, vogliono aumentare le tariffe. Magari approfittando di essere rimasti egemoni (praticamente monopolisti) gestori sul territorio. Naturalmente ci vorrebbero tosare loro malgrado; infatti cercano di giustificare la loro incapacità dichiarando: “ visto che Uniacque è obbligata ad applicare la tariffa unica di bacino, le bollette della città (dopo l'acquisto di Bas SII) potrebbero subire rincari di oltre il 15% per allinearsi a quelle degli altri comuni».

«Se si avverasse quanto minacciato, tenuto conto della difficile situazione economica esistente, si prevedono giuste reazioni da parte dei tartassati. In questo caso Federconsumatori sarà in prima linea a proporre e sostenere tutte le iniziative legali atte a contrastare l'ennesimo caso di aumento dei costi dovuto a maldestra amministrazione».

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