Bossetti, oggi nuova udienza chiave Risponderà alle domande della Corte
Caso Yara, mercoledì 16 marzo si torna in aula per il processo a carico di Massimo Bossetti. Questa volta l’imputato sarà sentito dalla Corte che lo deve giudicare.
Caso Yara, mercoledì 16 marzo si torna in aula per il processo a carico di Massimo Bossetti. Questa volta l’imputato sarà sentito dalla Corte che lo deve giudicare.
È stata archiviata la querela per diffamazione sporta da Massimo Bossetti contro il medico legale Fabio Buzzi che aveva parlato in televisione.
«Signor Bossetti, ci dica: perché c’è il suo Dna su Yara Gambirasio?». È solo il calcio d’inizio, ma il pm Letizia Ruggeri cerca subito il gol con pallonetto a sorpresa da centrocampo.
Massimo Bossetti l’aveva già accennato la scorsa udienza: «Chi si è seduto qui e ha parlato contro di me, ha mentito. Hanno mentito tutti, tranne i miei consulenti». Nell’udienza di venerdì 11 marzo ha ultimato l’opera fornendo la lista di coloro che, a suo dire, non avrebbero detto la verità.
Si parte con la questione del furgone bianco il pomeriggio dell’interrogatorio di Massimo Bossetti. Ancora incalzato dal pm Letizia Ruggeri.
«Avevo paura, circondato da una trentina di poliziotti. Stavo svenendo. Sono stato trattato in maniera vergognosa, schifosa».
«Chi ha fatto male a Yara non può aver agito da solo». Lo dice Massimo Bossetti durante l’interrogatorio fiume di venerdì mattina 11 marzo.
«Quel dna non mi appartiene». Per la prima volta, Massimo Bossetti, imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio ha messo in dubbio, nel corso del suo interrogatorio, che il dna trovato sul corpo della ragazza uccisa sia suo.
L’hanno vista entrare con discrezione poco prima dell’udienza. In aula ad ascoltare le risposte di Massimo Bossetti anche la moglie Marita Comi, che era assente la scorsa settimana.
Venerdì 11 marzo è in programma un’udienza chiave del processo che vede Massimo Bossetti alla sbarra per l’omicidio di Yara. La giornata sarà dedicata interamente all’interrogatorio del muratore da parte dell’accusa, delle parti civili e della difesa.
Nella mattinata del 10 marzo a Bergamo si è tenuta l’udienza in cui Massimo Bossetti figura come parte offesa dopo aver denunciato il professor Fabio Buzzi per le affermazioni sul Dna a «Segreti e Delitti» su Canale 5. Il giudice si è riservato sull’opposizione all’archiviazione, la decisione nei prossimi giorni.
È arrivato in Tribunale poco prima di mezzogiorno giovedì 10 marzo: stavolta non nei panni di accusato del delitto di Yara, bensì in quelli di presunta vittima del reato di diffamazione. Ha denunciato un genetista per un’intervista in tv.
«Bisogna capire se quel dna è veramente il suo. Le discrepanze ci sono». Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, presunto omicida di Yara Gambirasio, è intervenuto durante la trasmissione «I Fatti vostri» per ribadire l’intenzione di fare chiarezza sull’indizio principe del processo: il dna trovato sui vestiti della vittima, secondo gli inquirenti inequivocabilmente di Bossetti.
Da imputato a parte offesa. Massimo Bossetti sarà in Tribunale anche giovedì prossimo, 10 marzo, non nei panni di accusato del delitto di Yara, bensì in quelli di presunta vittima del reato di diffamazione. Ha denunciato un genetista per un’intervista in tv.
Prima il pm Letizia Ruggeri, poi la parte civile e infine la difesa. Questo l’ordine deciso dalla Corte per l’interrogatorio di Massimo Bossetti.
Mattinata di controesame per i due consulenti informatici dei Carabinieri: il sottotenente Giuseppe Specchio e il maresciallo Rudi D’Aguanno del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma (Racis) parlano ancora di «copioso materiale pornografico».
C’è chi è arrivato alle 7 per essere sicuro di prendere posto in aula. E se si pensa che i cancelli del Tribunale aprono alle 8.30 si può intuire che quella di venerdì 4 marzo è un’udienza molto attesa: Massimo Bossetti sarà chiamato a rispondere alle domande di accusa e difesa.
Oggi, venerdì 4 marzo, l’imputato Massimo Bossetti sarà sentito in aula. Folla mediatica fuori dal tribunale, alle 8.40 sono arrivati i legali, alle 9.30 è la volta del pm. Poco dopo anche Bossetti.
Il giorno di Massimo Bossetti. Venerdì 4 marzo il muratore di Mapello sarà chiamato a rispondere alle domande di accusa e difesa.
Nell’udienza del 26 febbraio hanno parlato anche le sorelle di Massimo Maggioni, il collega di cantiere verso il quale Bossetti avanzò dei sospetti durante l’interrogatorio nel 2014.