Affitti troppo alti, chiudono i negozi
Serrande abbassate, a Bergamo. Ma questa volta la crisi non centra. sentiamo.
Serrande abbassate, a Bergamo. Ma questa volta la crisi non centra. sentiamo.
L'Istat ha diffuso in settimana i dati del 2014 relativi alla povertà in Italia: per la prima volta si ferma l'aumento dei casi. Qual è la situazione nella nostra provincia? Sentiamo l'analisi realizzata dalla Cgil.
Dati lusinghieri arrivano dall'Istat, che parla di una crescita del 3% della produzione industriale. Ma possiamo affermare di essere definitivamente usciti dalla crisi? Lo abbiamo chiesto a Stefano Cofini di Confindustia.
Continua il viaggio dei trecento pellegrini bergamaschi accompagnati dal vescovo monsignor Beschi sulle orme di S.Paolo. Durante la tappa ad Atene, il nostro Luigi Residori ha intervistato il Vescovo della capitale ellenica, che ha parlato del momento drammatico che la …
«Leggo l’articolo sulla povertà in Bergamo, e le scrivo perché nonostante la mia natura e indole «politica» intesa nel senso di utilizzo del dialogo piuttosto che altre forme di espressione più acerrime, oggi mi sento in caduta libera».
La crisi continua e sembra non finire mai. Ci si consola dicendo che prima o poi finirà, ma è durata molto, troppo, e ha finito per rendere stabili alcuni «stati d’animo» collettivi: gli stati d’animo della crisi. Domina, soprattutto, uno che si potrebbe chiamare, con una terminologia vagamente morale, la mortificazione dei desideri.
Sabato manifestazione a Zogno dei sindacati. Con la procedura fallimentare della storica Mvb e la chiusura dello stabilimento di Zogno che lascia senza prospettive 310 persone (ad aprile 2015 per loro terminerà il sostegno della Cassa integrazione Straordinaria) arriva un altro duro colpo alla tenuta occupazionale della Valle Brembana.
L’ultimo spenga la luce. L’esortazione del capo ufficio ha fatto scuola ed è diventata un’abitudine per le buone prassi del risparmio. Ma qui al buio non restano uffici o stanze disabitate nelle ore serali, bensì le tratte rettilinee di alcune delle strade più trafficate della Bergamasca, come l’asse interurbano. È lo «spegnimento selettivo» (di 1.150 lampioni sui 13 mila di sua competenza) che l…
C’erano aziende, in fila, una dopo l’altra, che aspettavano con impazienza agosto, e il Ferragosto, per chiudere. Per tirare finalmente il fiato, dopo tanto lavoro. Poi le cose, però, sono cambiate: c’è chi, bene che gli è andata, ha ridotto la produzione.
Meno distributori di benzina in attività e meno rifornimenti di carburante. Questo il dato, decisamente allarmante, che emerge nella nostra provincia raffrontando la situazione attuale con quella dello scorso anno.
C’era una volta l’Eden del lavoro, e si trovava in provincia di Bergamo. Correva l’anno 2008 e su una forza lavoro di 483.000 abitanti, erano 469.100 quelli occupati, e il tasso di disoccupazione era, come si diceva, “fisiologico” e fermo al 3%. Scrive la Cisl: in sei mesi altre 4300 mobilità.
di Beppe Facchetti Che esista un legame diretto tra imposizione fiscale e sviluppo (o crisi) dell’edilizia è sempre stato evidente, anche al di là delle percentuali, perché molto conta la psicologia, l’impressione che il risparmiatore-investitore ricava dal comportamento dello Stato in materia di casa.
Tasse sulla casa aumentate del 200% in 3 anni, quasi 800 mila posti di lavoro in meno da inizio crisi e più di 14 mila azienda fallite, un calo degli investimenti di 58 miliardi in 7 anni. Sono numeri da bollettino di guerra quelli riportati nel nuovo Osservatorio congiunturale dell’Ance.
Altro che crisi superata e primi segnali di ripresa. Altro che consumi che dovrebbero rilanciare l’economia. Altro che voglia di fare impresa. I dati che provengono dal Tribunale di Bergamo sul fronte dei fallimenti non lasciano speranze: in 6 mesi, la «grande bellezza» di 228 procedure autorizzate.
In tempo di crisi economica anche pronunciare il fatidico «sì» può rivelarsi particolarmente costoso. Ne sanno qualcosa le giovani coppie che in questi ultimi anni cercano di organizzare il tradizionale matrimonio scontrandosi con cifre sempre più esorbitanti.
Secondo un sondaggio condotto da Skyscanner, il sito globale di ricerca viaggi, il 56% dei lombardi (in linea con il resto del Paese), in barba alla crisi sta cercando di programmare più vacanze rispetto allo scorso anno.
Sono ancora mesi difficili per i dirigenti d'industria bergamaschi. Alla vigilia dell’assemblea provinciale di Federmanager la crisi, pur allentando parzialmente la sua morsa, continua a influenzare le dinamiche delle grandi imprese, determinando una scarsa mobilità.
Nella metà dei condomini bergamaschi c’è chi non riesce a pagare le spese per colpa della crisi. Una situazione di grave difficoltà che si sta allargando a macchia d’olio, e che complica la vita degli amministratori, chiamati a far quadrare conti sempre più in rosso.
Il coraggio di ripartire, puntando solo sulle proprie forze, percorrendo una strada ignota e lasciandosi alle spalle tutto quello per cui si era nati e ci si era fatti un nome. Questo il percorso ad ostacoli intrapreso poco meno di 15 anni fa dalla Filippi Legnami di Berbenno.
Fabrizio Fontana, Mario Moroni, Matteo Gatti e altri ancora. Sarà sabato 17 maggio, dalle 9 alle 11.30, il primo di un cliclo di 8 incontri che la società bergamasca di spedizioni internazionali ha voluto organizzare avvalendosi ancora una volta della collaborazione della BP Academy.