Si tratta del classico femminicidio secondo il pm che ribadisce che il Tizzani è responsabile di omicidio e maltrattamenti per i quali ha chiesto altri 4 anni e 6 mesi di reclusione. Gianna Del Gaudio è stata tratteggiata come la classica donna innamorata, al punto da giustificare e tollerare tutti i maltrattamenti fisici e verbali subiti dal marito geloso. Sopportare e camuffare la verità agli occhi dei colleghi, per preservare la dignità di stimata insegnante. Tizzani, conclude la pm dopo 4 ore, uccide la moglie che era diventata il capro espiatorio sul quale far confluire le sue frustrazioni. Da quando entrambi erano in pensione i litigi si erano amplificati ha detto il pm, i contrasti erano più frequenti, e dopo anni forse Gianna non stava più zitta. Si tratta, ha detto la Cocucci, del classico femminicidio. Il pm si è soffermato molto sulle incongruenze emerse dal racconto del Tizzani. Soprattutto sul fatto che quella sera molti vicini di casa e anche due ragazze che erano casualmente ferme in auto a pochi metri, abbiano riferito di una lite accesa, poi una pausa ed infine un urlo straziante di donne. Proprio all'ora del delitto. Antonio, che sarebbe stato in giardino a bagnare i fiorni, invece non sentì nulla. Strana e inuslae anche la reazione del Tizzani dopo aver trovato il corpo della moglie in una pozza di sangue. Non si è nemmeno avvicinato per non sporcarsi e rischiare di essere accusato, avrebe detto l'ex ferroviere. Reazione certamente strana ragiona il pm. E comunque sotto alla suola dei sandali il sangue è sato ritrovato. Infine il dna sull'arma del delitto, il cutter che il pm ribadisce è certamente di Tizzani. Nessun dubbio nemmeno su eventuali contaminazioni di laboratorio, replicano i Ris a mezzo pm a Portera che dopo aver detto 7 giorni fa che era falsato da pasticci di laboratorio al termine dell'udienza fa un passo indietro e cambia strategia. Prova a sminuisce il valore del dna stesso, che in realtà è l'unica prova vera di questo caso oltre agli indizi. Simona Befani
Si tratta del classico femminicidio secondo il pm che ribadisce che il Tizzani è responsabile di omicidio e maltrattamenti per i quali ha chiesto altri 4 anni e 6 mesi di reclusione. Gianna Del Gaudio è stata tratteggiata come la classica donna innamorata, al punto da giustificare e tollerare tutti i maltrattamenti fisici e verbali subiti dal marito geloso. Sopportare e camuffare la verità agli occhi dei colleghi, per preservare la dignità di stimata insegnante. Tizzani, conclude la pm dopo 4 ore, uccide la moglie che era diventata il capro espiatorio sul quale far confluire le sue frustrazioni. Da quando entrambi erano in pensione i litigi si erano amplificati ha detto il pm, i contrasti erano più frequenti, e dopo anni forse Gianna non stava più zitta. Si tratta, ha detto la Cocucci, del classico femminicidio. Il pm si è soffermato molto sulle incongruenze emerse dal racconto del Tizzani. Soprattutto sul fatto che quella sera molti vicini di casa e anche due ragazze che erano casualmente ferme in auto a pochi metri, abbiano riferito di una lite accesa, poi una pausa ed infine un urlo straziante di donne. Proprio all'ora del delitto. Antonio, che sarebbe stato in giardino a bagnare i fiorni, invece non sentì nulla. Strana e inuslae anche la reazione del Tizzani dopo aver trovato il corpo della moglie in una pozza di sangue. Non si è nemmeno avvicinato per non sporcarsi e rischiare di essere accusato, avrebe detto l'ex ferroviere. Reazione certamente strana ragiona il pm. E comunque sotto alla suola dei sandali il sangue è sato ritrovato. Infine il dna sull'arma del delitto, il cutter che il pm ribadisce è certamente di Tizzani. Nessun dubbio nemmeno su eventuali contaminazioni di laboratorio, replicano i Ris a mezzo pm a Portera che dopo aver detto 7 giorni fa che era falsato da pasticci di laboratorio al termine dell'udienza fa un passo indietro e cambia strategia. Prova a sminuisce il valore del dna stesso, che in realtà è l'unica prova vera di questo caso oltre agli indizi. Simona Befani