E' un rito di origine sconosciuta che si tramanda nel tempo da generazioni ad Ardesio alla fine di gennaio: è la Scasada del Zenerù, la cacciata della brutta stagione, dell'inverno inteso anche come brutti pensieri, come problemi che vengono messi alle spalle. Domenica sera la festa organizzata dalla Pro Loco: il fantoccio che rappresenta gennaio cercherà di scappare scendendo dal monte Secco a Ponte Rino con la «Trena», una specie di slitta carica oltremisura con sette sacchi di ceppi per la stagione fredda come nella filastrocca popolare, in un frastuono di cioche, tole, padelle e quant'altro. Al termine il classico falò, poi frittelle, vin brulè e l'esibizione di un gruppo della Sardegna
E' un rito di origine sconosciuta che si tramanda nel tempo da generazioni ad Ardesio alla fine di gennaio: è la Scasada del Zenerù, la cacciata della brutta stagione, dell'inverno inteso anche come brutti pensieri, come problemi che vengono messi alle spalle. Domenica sera la festa organizzata dalla Pro Loco: il fantoccio che rappresenta gennaio cercherà di scappare scendendo dal monte Secco a Ponte Rino con la «Trena», una specie di slitta carica oltremisura con sette sacchi di ceppi per la stagione fredda come nella filastrocca popolare, in un frastuono di cioche, tole, padelle e quant'altro. Al termine il classico falò, poi frittelle, vin brulè e l'esibizione di un gruppo della Sardegna