Scienza e Tecnologia
Venerdì 19 Maggio 2023
La protesi della mano che sente il calore, grazie all'arto fantasma VIDEO
La ricerca è stata condotta da Francesco Iberite, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, con il coordinamento di Silvestro Micera, che lavora fra la Scuola Sant'Anna e il Politecnico di Losanna, e Solaiman Shokur dell’Epfl, con il contributo di Federico Morosato, del Centro Protesi dell'Inail. "In questi anni sono stati sviluppati vari metodi per riuscire a ridare agli amputati alcune sensazioni legate al tatto, l'idea ora era provare a ridare anche la sensazione della temperatura, difficile da trattare, tanto che di fatto era ancora mancante", ha detto Micera all'ANSA.
L'idea è nata sperimentando dispositivi già in commercio, ideati per trasmettere la sensazione del tatto sfruttando il fenomeno dell'arto fantasma, per il quale le persone amputate continuano a percepire stimoli, spesso anche di dolore, o ad avvertire la posizione o la sensazione di movimento dell'arto che non c'è più. Fino a pochi anni fa, questo fenomeno era considerato una sorta di disturbo neurologico, ma adesso l'ipotesi è che sia dovuto a una sorta di riorganizzazione non controllata delle terminazioni nervose.
"In sostanza - ha aggiunto Iberite- poggiando qualcosa di caldo o di freddo in un punto dell'avambraccio, posso trasmettere la stessa sensazione che si sentirebbe al pollice o all'indice. La pelle dell'avambraccio diventa una sorta di interfaccia di trasmissione e il soggetto avverte quel calore come se arrivasse da quel dito della protesi". Il meccanismo è stato verificato su una serie di pazienti ed è risultato efficace in circa il 60% dei casi. Così è nato il prototipo, una sorta di foglio che poggiato sulla pelle trasferisce la sensazione di caldo e freddo sfruttando la mappa delle terminazioni nervose corrispondenti all'arto fantasma.
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