Lite sfociata in tragedia a Pontirolo: 42enne di Boltiere muore colpito in viso da due proiettili - Foto/Video
IL DELITTO. Intorno alle 14.30 del 28 dicembre, omicidio in via Bergamo, in un’azienda che si occupa di rivendita di automobili. Il deceduto si chiamava Roberto Guerrisi, 42enne di Boltiere.
Un litigio sfociato in tragedia in un capannone di un’azienda alla periferia di Pontirolo Nuovo. Un uomo di 42 anni di Boltiere, Roberto Guerrisi, è stato ucciso con due colpi di pistola verso le 14.30 di sabato 28 dicembre in via Bergamo 13.
È il sesto omicidio del 2024 in Bergamasca
Si tratta del sesto omicidio in Bergamasca nel 2024 (Diego Rota, ucciso dalla moglie il 25 gennaio, Joy Omoragbon, 48enne negeriana uccisa dal compagno a Cologno l’8 aprile, Sharon Verzeni uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio, Mykola Ivasiuk il 19 agosto a Casazza, l’ultimo in ordine di tempo quello di Sara Centelleghe il 26 ottobre ad opera di Jashandeep Badhan).
Il litigio, poi la sparatoria
Il diverbio sarebbe cominciato all’interno dell’azienda di rivendita di auto dove un gruppo di 6 o 7 persone stava discutendo animatamente. Poi sarebbe spuntata una pistola e un uomo avrebbe sparato due colpi a bruciapelo direttamente in viso del 42enne di Boltiere.
L’uomo ha tentato di scappare
Il ferito ha cercato di scappare all’esterno, ha attraversato il cortile dell’azienda e poi si è accasciato sull’asfalto nei pressi di una pensilina dell’autobus sulla pista ciclopedonale, a circa venti metri di distanza dal capannone. Qui è spirato. Sull’asfalto sono rimaste le tracce di sangue lasciate dal 42enne agonizzante e in fuga.
Un testimone: ho sentito i colpi di pistola
Un testimone, un giovane che abita nella zona, avrebbe sentito litigare più persone: secondo le prime informazioni sarebbero stati presenti 6/7 persone. Un diverbio durato qualche minuto e culminato con due colpi di pistola a bruciapelo sul viso del 42enne.
Un parente del 42enne sembra abbia cercato di soccorrerlo, effettuando anche un massaggio cardiaco, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare, l’uomo è morto in pochi secondi.
I carabinieri stanno sentendo i testimoni
Sul posto, oltre ai soccorritori, i carabinieri del Compagnia di Treviglio che hanno delimitato l’area e si stanno occupando dei rilievi e delle indagini. I vigili del fuoco sono arrivati per illuminare con dei potenti fari la zona dell’omicidio: si cerca l’arma del delitto.
Intanto i carabinieri stanno sentendo le persone che erano con Roberto Guerrisi per ricostruire quanto avvenuto.
Un diverbio tra due famiglie
Il litigio sarebbe nato tra due nuclei familiari che stavano discutendo di una questione che coinvolgeva il fidanzato della figlia di Roberto Guerrisi, accusato di averla picchiata.
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