«Incontrerò l’uomo che ha ucciso la mia Eleonora»

TRESCORE . Mariella Armati, mamma di Eleonora Cantamessa, la ginecologa di Trescore investita e uccisa a Chiuduno nel 2013 mentre prestava soccorso ai feriti in una rissa, lo ha confermato durante la cerimonia dell’undicesimo anniversario.

«Alla richiesta che mi è stata presentata un anno fa dagli operatori del carcere, ho detto subito di sì. Anche se ho dovuto regolare l’anima e il cuore. Sono sicura che Eleonora mi avrebbe detto: “Mamma, vai”. Sono sicurissima di questo. Non posso tirarmi indietro. Sono pronta a questo incontro, con il Vangelo. Sento che posso fare del bene a questo ragazzo». Mariella Armati è la mamma di Eleonora Cantamessa, la ginecologa di Trescore investita e uccisa a Chiuduno, mentre stava prestando i soccorsi ai feriti in una rissa, l’8 settembre 2013.

Dal carcere di via Gleno dove sta scontando la pena di 23 anni con l’accusa di duplice omicidio (nell’investimento perì anche suo fratello, Baldev Kumar), Vicky Vicky ha espresso la volontà di incontrare i genitori della dottoressa. L’indiano spera in un incontro di persona, per guardare negli occhi mamma Mariella e papà Mino e per esprimere loro le sue scuse e la richiesta di perdono. Dalle notizie delle ultime ore questo incontro potrebbe avvenire entro fine anno nella struttura penitenziaria di Bergamo. Lo ha confermato venerdì 13 settembre mamma Mariella durante la cerimonia commemorativa che si è svolta in occasione dell’undicesimo anniversario di morte della figlia. Con lei c’era un gruppetto che si è ritrovato nel tardo pomeriggio al cimitero di Trescore dove è tumulato il corpo di Eleonora.

Già nel 2013 una delegazione di Sikh ha dedicato richieste di scuse ai genitori della ginecologa per quanto fatto dal loro connazionale. «Tre indiani si sono presentati a casa nostra una sera, con compostezza e umiltà – ricorda mamma Mariella –, mi hanno chiesto perdono a nome di Vicky Vicky, mi hanno invitata alle veglie di preghiera che si stavano svolgendo in quei giorni a Cortenuova, per una settimana, per Eleonora. Non potevo rifiutare e siamo andati. C’erano tanti giovani, pregavano giorno e notte».

Il ricordo

La cerimonia di venerdì è stata svolta su iniziativa dell’associazione culturale «Gli Amici di Eleonora», con sede a Endenna di Zogno, fondata «per diffondere il patrimonio di umanità diffuso da Eleonora con il suo ultimo gesto. Eleonora ha offerto aiuto a tante donne in difficoltà, mamme in situazioni di fragilità, manifestando vicinanza affettiva e solidarietà. Sentiamo il bisogno di portare avanti i valori e i principi nei quali lei credeva, raccogliendo la sua eredità, per diffonderla», rimarca il presidente Umberto Chiesa.

Presenti al cimitero, oltre a mamma Mariella e papà Mino, alcuni membri dell’associazione insieme al presidente. In occasione di questa cerimonia Umberto Chiesa ha donato ai genitori della dottoressa un quadro rappresentato dalla pittrice Franca Ruggeri di Milano, che collabora con «Gli Amici di Eleonora». L’autrice ha disegnato su tela con gli acquerelli il volto di Eleonora racchiuso dalle sue mani che si uniscono come se fossero un cuore. La tela, ieri pomeriggio, è stata appoggiata all’interno della cappella di famiglia dove si trova il corpo della ginecologa.

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