Accordo Dalmine-Consorzio Bhp per chiudere un contenzioso da 108 milioni di sterline

Si è chiuso tutto sommato con danni limitati il 2003 per Tenaris-Dalmine Spa: proprio l’antivigilia di Capodanno, la società ha concluso un accordo transattivo con il Consorzio Bhp Billiton Petroleum Ldt, con il quale era aperto un contenzioso giudiziale. Si tratta di una vecchia questione iniziata nel 1998, in seguito alla rottura di un gasdotto sottomarino realizzato nel 1994 nella baia di Liverpool.

I tubi incriminati erano stati forniti dalla Dalmine quando ancora era sotto il controllo della società a partecipazione pubblica Ilva spa. Davanti alla Corte di Giustizia di Londra il Consorzio aveva avanzato una pretesa di risarcimento di 216 milioni di sterline (oltre a interessi e spese). Prima della sentenza è intervenuto l’accordo transattivo che prevede un risarcimento della metà di quanto preteso: 108 milioni di sterline, che comunque in euro fanno la bella sommetta di oltre 154 milioni. L’effetto della transazione avrà ovviamente ripercussione sui conti economici della Tenaris-Dalmine, che registrerà una perdita aggiuntiva di 60 milioni di euro, al netto del teorico effetto fiscale.

Nei prossimi mesi è prevista un’assemblea straordinario: il consiglio della società dovrà decidere quali provvedimenti più opportuni adottare nei confronti dell’ex Ilva, responsabile della fornitura difettosa.

(01/01/2004)

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