Dopo il caldo e la pioggia arriverà il gelo scandinavo

Il clima strano che stiamo vivendo non è per niente eccezionale, come anche dati e statistiche sempre ci ricordano. La variabilità dell’autunno, in particolare con le sue «cavallette» termiche, rientra nelle sue riconosciute caratteristiche. È la stagione in cui il flusso intenso della corrente a getto, risalito in estate verso la Scandinavia, ridiscende verso le nostre regioni, guidando verso di noi dall’Atlantico le sue perturbazioni, con un movimento ondulato che alterna alte e basse pressioni.

Chi ha comandato per oltre 20 giorni ad ottobre queste correnti era un classico vortice depressionario autunnale, stazionario sotto l’Inghilterra. È da questo vortice madre che si è staccata, sabato scorso, una cellula secondaria di bassa pressione che si è installata proprio in mezzo al Mediterraneo.

Ma come evolverà la situazione? Solo un energico afflusso di aria fresca riuscirà a sbloccare la situazione. Vorrà dire che l’alta pressione delle Azzorre si è estesa verso nord sull’Atlantico, chiudendo provvisoriamente la porta alle perturbazioni, e farà scendere verso le Alpi aria più fresca di origine scandinava, più in linea con il periodo.

È previsto che questo evento debba attivarsi nel prossimo fine settimana, con aria più fredda e asciutta in arrivo da nord. Nel frattempo, in attesa di questo radicale cambiamento, dovremmo avere tempo discreto e asciutto per la giornata di oggi, ma ripresa del maltempo verso domani sera e per tutta la giornata di venerdì. Finiranno gli strani tuoni di novembre e la neve dovrebbe rioccupare le quote sotto i 2000 metri, scendendo dai livelli estivi a cui era stata spinta dallo scirocco.

(03/11/2004)

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