Il garage diventa un serra
A dimora 60 piante di marijuana
Nel garage di casa di Martinengo, abilmente nascosta dietro una parete mobile, avevano allestito una vera e propria serra per la coltivazione delle piante di marijuana. Un accorgimento che però non è bastato per trarre in inganno gli agenti.
Nel garage di casa di Martinengo, abilmente nascosta dietro una parete mobile, avevano allestito una vera e propria serra per la coltivazione delle piante di marijuana. Un accorgimento che però non è bastato per trarre in inganno gli agenti del commissariato di Treviglio e della Polizia locale, che li hanno scoperti e arrestati per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A finire nel carcere di Bergamo sono due fratelli di Martinengo, che portavano avanti l'illecita attività in via Locatelli: F. M. di 42 anni e A. M di tre anni più giovane. Sono stati individuati al termine di un'attività investigativa che andava avanti da diverso tempo e che ha visto impegnati nella riuscita azione congiunta gli agenti del commissariato di Treviglio, comandati dal vice questore aggiunto Angelo Lino Murtas, e della Polizia locale, di cui è comandante Gian Maria Rossetti e vice responsabile Giovanni Novali.
Gli agenti hanno rinvenuto una decina di lampade alogene professionali per scaldare le piante di cannabis e favorire la loro crescita in ogni momento dell'anno. Sessanta quelle ritrovate nei vasi, dieci delle quali appena cresciute ma le altre già in fiore e potenzialmente pronte per essere essiccate e tagliate per lo smercio. Durante i controlli sono stati trovati anche un chilogrammo di marijuana pronta per la vendita, bilancini, 1.300 euro provenienti da spaccio, ventole e un sofisticato impianto di irrigazione, per ricreare il microclima ideale.
I due sono stati processati per direttissima. Arresto convalidato, con misura cautelare della custodia in carcere. Entrambi hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, che si svolgerà il 15 luglio.
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