Il ’68 e il Sarpi che cambia - Video I ricordi di Pagnoncelli e Saffioti
Venerdì 17 la cena a sostegno del progetto di Museo nel liceo. Acquistate il coupon su Kauppa e partecipate alla raccolta fondi su Kendoo.
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Psichiatra, già consigliere regionale e ora direttore sanitario, Saffioti ricorda i suoi anni di liceo classico. A cavallo tra tradizione e le novità della contestazione sessantottina.
di Franco Cattaneo
Anch’io ho visto Italia-Inghilterra, ma solo perché me l’ha ordinato il medico. Non prendetevela: abbiate rispetto delle minoranze etniche. Insomma, è successo che ho sottoposto il mio caso esistenziale al mio amico psichiatra e sono stato respinto con perdite.
E’ partito ieri mattina, inaugurato e benedetto con ospiti eccellenti come lo scienziato Guido Tonelli, il filosofo Emanuele Severino, il giornalista Armando Torno, con il vescovo Francesco Beschi e numerose altre autorità. È partito ieri il teatro stalla e promette di essere qualche cosa di importante.
«Se un cittadino che non conosce niente di Bergamo, fosse stato nell’ultimo mese nel capoluogo orobico e avesse seguito la campagna elettorale, penso che avrebbe avuto pochi dubbi a scegliere Gori come sindaco» commenta Carlo Saffioti, già coordinatore provinciale del …
Un’intimazione di immediato pagamento delle somme dei rimborsi ritenute indebite dalla Procura della Corte dei Conti. Si tratta di rimborsi percepiti dai consiglieri regionali tra il 2008 e il 2012.
Da una parte i pranzi e le cene degli assessori, dall’altra i pasti quasi sempre in buoni ristoranti dei consiglieri e tutto, rigorosamente, coi soldi pubblici. Per i primi, però, quelle spese non si sono trasformate in reato perché erano previste nei budget stanziati dagli assessorati.
Guardano i Rolex: «È ora». Le ronde vip che hanno preso a pattugliare la Maresana salgono sulle auto e si dividono. Contro i furti nelle loro ville avrebbero potuto ricorrere alle guardie giurate, ma di questi tempi anche i ricchi piangono e poi bisogna dare il buon esempio. Ecco un racconto semiserio
«Sono un estimatore di Prosperini e tuttora gli presterei una macchina, se ne avesse bisogno, come feci allora. Ma non ci fu alcuna corruzione». Si difende Max Ferrari, il 40enne pilota bergamasco di motoscafi offshore messo sotto inchiesta.