Da pugile e massofioterapista, Luca Messi racconta la sua vita, i suoi incontri sul ring fino al sogno dell’America. Da Ponte San Pietro, l’inizio del pugilato, le vittorie e le sconfitte. E anche il naso rotto. Come ha iniziato a tirar cazzotti? «Guardando Rocky» racconta, e parla di cicatrici «che mi ricordano sempre chi ero e chi fondamentalmente sono» dice, e ricorda date importanti della sua vita. Una tra tutte il 13 agosto 2005 e 2015: «Ho realizzato due sogni: disputare il campionato mondiale in America, e dieci anni dopo, mi sono sposato». E oggi, ancora, guarda Rocky e pensa che, prima o poi sul ring ci ritornerà. «In fondo – dice Luca Messi -, il richiamo dei guantoni, che non manca mai, non è detto non mi riporti a combattere». Continua ad allenarmi: «Atleta resto per sempre».