Sorisole, sos lavoro
Dal sindaco appello su Facebook

Il primo cittadino Stefano Vivi si affida al social network: «Chiunque abbia un posto da offrire me ne dia comunicazione. Ricevo cittadini disperati disponibili a fare qualsiasi cosa, purché onesta».

Un post scritto col cuore, ma anche con la frustrazione di chi riceve ogni settimana concittadini in difficoltà, tra sfratti e problemi familiari, case all’asta e disoccupazione. Il sindaco di Sorisole Stefano Vivi ha lanciato un appello alla comunità di Facebook: «Chiunque abbia a disposizione posti di lavoro, anche quelli “che gli italiani non vogliono più fare”, cortesemente me ne dia comunicazione».

Ogni giovedì, su appuntamento, il primo cittadino di Sorisole riceve il pubblico e sono circa una trentina i «casi disperati» che, dall’insediamento di Vivi, sono arrivati sulla sua scrivania. «Ricevo cittadini – spiega – che hanno perso il lavoro, che hanno famiglie da mantenere, brave persone che sono disponibili a fare qualsiasi lavoro onesto. Non possiamo rimanere indifferenti, bisogna fare squadra, dobbiamo dare una risposta, in un paese che trova miliardi per tutti, dalle banche ai finti profughi, non possiamo abbandonare chi ha avuto la sfortuna di incappare nel tritacarne della crisi economica. E non raccontateci più la favoletta che gli italiani certi lavori non li vogliono fare, perché ve ne porto a decine di onesti disoccupati disposti a tutto».

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