Bara, abiti sequestrati all’indagato
E spuntano due nuovi testimoni

Proseguono le indagini per far luce sulle circostanze in cui Mamadoulamine Bara Thiam, 20 anni, ha perso la vita, la notte di sabato 22 luglio, cadendo in un dirupo di oltre quindici metri alle porte di Ubiale.

In particolare la difesa del principale indagato, il cinquantaquattrenne C. B., che vive proprio a Ubiale e al quale il pm Fabio Pelosi contesta l’omicidio preterintenzionale, mercoledì ha interrogato i due nuovi testimoni, che ribalterebbero la prima ricostruzione dei fatti. «Quella secondo la quale il mio assistito avrebbe picchiato e inseguito Bara – spiega l’avvocato Eugenio Sarai –: circostanza che i due testimoni da me sentiti hanno smentito. Hanno visto il mio assistito nei pressi dell’auto sulla quale era salito il ventenne e dalla quale è poi sceso, per scappare di corsa, “come una gazzella”, hanno precisato, lungo la provinciale. Proprio per la velocità, il mio assistito non è riuscito a inseguirlo, ma è tornato subito indietro, venendo appunto subito visto dai due testimoni».

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