Galline e conigli come premi
Multata la sagra di Sant’Alberto

Per decenni, animali da cortile in premio. Stavolta, interviene il Meta: animali disturbati dalla musica. E scatta la multa.

E se alla «lotteria» di paese in palio ci fossero animali (vivi e vegeti)? Alla festa di Sant’Alberto, nel borgo medioevale di Pirone (siamo nella zona collinare di Sarnico, a pochi passi dal territorio di Viadanica) hanno sempre fatto così. Da tempo immemore. Galline, conigli, paperotti e uccellini come premi per i più fortunati: è una tradizione che si porta avanti da decenni, vai a pensare che - in realtà - qualcuno (alias la Regione Lombardia) l’avesse proibita.

Ci hanno pensato i volontari del Meta (Movimento etico tutela animali) a informare gli organizzatori della sagra. Un blitz parecchio movimentato che, lunedì 7 agosto, proprio nell’ultima giornata della sagra di Sant’Alberto, ha guastato (eccome) la festa. Com’è andata lo spiega in dettaglio il sindaco di Sarnico, Giorgio Bertazzoli: «Nel tardo pomeriggio di lunedì un paio di volontari del Meta si sono presentati alla festa per opporsi alla messa in palio degli animali alla lotteria. Hanno contattato i carabinieri che sono dovuti intervenire sul posto, insieme alla guardia forestale. Insomma, la parrocchia di Viadanica, che organizza l’evento, ha preso una multa di 300 euro. A suo favore, e a favore degli organizzatori, va detto che nessuno era a conoscenza della norma introdotta da Regione Lombardia per vietare la messa in palio di animali vivi. Dopo aver ritirato immediatamente i premi contestati, gli organizzatori hanno assicurato che non succederà più».

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