Tutto pronto per il test in volo del nuovo taxi spaziale Usa

Dopo anni di rinvii e costi che hanno superato di oltre un miliardo quelli previsti inizialmente, il nuovo taxi spaziale degli Stati Uniti è pronto per il suo primo volo di prova con astronauti a bordo. A Cape Canaveral (Florida) procedono regolarmente i preparativi per il lancio della navetta Cst-100 Starliner della Boeing: dopo la Crew Dragon della SpaceX, la Starliner potrà diventare il secondo mezzo americano in grado di portare un equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale, alternandosi alla Crew Dragon e con conseguenze che potrebbero farsi sentire anche sulla programmazione dei voli di astronauti della Nasa sulle navette russe Soyuz.

Sulla piattaforma 41 del Kennedy Space Center la Starliner è pronta sul razzo Atlas V della United Launch Alliance (joint venture Boeing-Lockheed Martin), previsto alle 4,34 italiane del 7 maggio. Anche le previsioni meteo sono favorevoli, con un 95% di probabilità di lanciare. E' un momento atteso da anni: inizialmente previsto nell'aprile 2023, il volo era stato poi riprogrammato a fine luglio e poi rinviato per problemi ai paracadute e al rivestimento dei circuiti elettrici. Mentre la Starliner era alle prese con i suoi problemi tecnici, la Crew Dragon ha continuato a collezionare successi a partire dal maggio 2020, fino ad avere al suo attivo 13 voli nei quali ha portato in orbita 50 fra astronauti e cosmonauti. Nonostante il grande ritardo accumulato, il lancio della Starliner segnerà almeno due primati: oltre a essere il primo volo della navetta della Boeing con astronauti a bordo, è il primo lancio con astronauti con un razzo Atlas a oltre 60 anni dall'ultimo volo del programma Mercury. E' anche la sesta volta che la Nasa fa volare i suoi astronauti su un nuovo veicolo.

La navetta si chiama Calypso, come la nave simbolo delle esplorazioni di Jacques Cousteau e a darle il nome è stata l'astronauta Sunita Williams, che si prepara a volare sulla Starliner con il collega Butch Wilmore. Entrambi piloti collaudatori e fra gli astronauti più esperti della Nasa, sono pronti per affrontare il Boeing Crewed Flight Test, ossia il volo di prova con equipaggio della navetta della Boeing. Williams, 59 anni, ha al suo attivo due missioni di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2006 e nel 2012; Wilmore, 62 anni, al comando della Starliner, ha pilotato lo Space Shuttle nel 2009 e nel 2014 ha partecipato a una missione di lunga durata sulla Iss. Ancora una volta sono diretti alla Iss, ma per un missione di otto giorni. Il loro obiettivo è il test in volo della navetta. "Ci sono stati alcuni problemi in passato, ma si tratta del passato", ha detto Willmore fiducioso. "Non diremmo che siamo pronti se non lo fossimo", ha aggiunto Williams.

In caso di un guasto alla navetta al momento del lancio, l'Atlas V è progettato per attivare una fuga sicura; se invece ad avere problemi fosse il razzo, la navetta accenderebbe i motori per raggiungere una distanza di sicurezza e poi scenderebbe nell'oceano Atlantico con l'aiuto di un paracadute. Se necessario, i due astronauti possono attivare comandi manuali per interrompere il volo.

Se tutto andrà bene, la Nasa intende certificare la Starliner per il trasporto di equipaggi a partire dal 2025, alternandola alla Crew Dragon per garantire l'avvicendamento degli equipaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale.

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