Orobie innevate, ma per i rifugi comincia l’estate

MONTAGNA. Come da tradizione, il ponte dei 25 aprile segna la riapertura per Curò, Albani, Calvi e altri. Impianti chiusi, attesi scialpinisti ed escursionisti: tanti gli itinerari in cui cimentarsi. Ecco il quadro completo.

Archiviata la stagione invernale – almeno sul calendario – i rifugi delle montagne bergamasche guardano ormai all’estate che, nonostante le temperature rigide di questi giorni, è ormai alle porte: il ponte del 25 aprile segna per molti l’apertura della nuova stagione. Anche se c’è chi, alle quote più alte, paga lo scotto delle quantità abbondanti di neve delle ultime settimane e deve rimandare l’apertura.

Chi apre

Il rifugio Curò, nel territorio di Valbondione, ha già aperto i battenti: «Resteremo aperti fino a domenica 5 maggio – fa sapere dal rifugio Fabio Arizzi – per garantire un punto di appoggio soprattutto a quanti praticano scialpinismo e desiderano cimentarsi in uno dei tanti itinerari della zona, come Pizzo Tre Confini, Gleno, Costone o Passo della Caronella. Quest’anno decisamente non dobbiamo fare i conti con la quasi totale assenza di neve degli ultimi due inverni. Le condizioni del manto sono buone, ovviamente la salita deve avvenire con tutte le precauzioni». La nevicata di inizio settimana non ha portato accumuli significativi (se non quelli causati dall’azione del vento) a differenza di quanto avvenne lo scorso anno, quando fu chiusa, in via cautelativa, la parte alta del sentiero panoramico.

«Questa volta tutte le vie di accesso saranno percorribili – prosegue Arizzi –. Quella panoramica prevede l’attraversamento di alcuni canali valanghivi, ovviamente da affrontare con la dovuta prudenza. Nei giorni scorsi abbiamo anche provveduto a ripulire dai detriti i due torrenti adiacenti nella zona del Casinèl poiché il maltempo della scorsa estate ne aveva deviato il flusso rendendo problematico l’attraversamento in caso di aumento della portata». Per il rifugio Coca, sempre a Valbondione, servirà ancora qualche giorno di attesa: «Saliremo lunedì 29 aprile per valutare le condizioni – spiega il gestore Fabrizio Gonnella –. Fino al rifugio il sentiero è percorribile, mentre più su è ancora pieno inverno. Se tutto funzionerà, l’idea è di aprire sabato 4 maggio».

Anche l’Albani in Valle di Scalve apre oggi e fino al 28 aprile, e a partire dal 7 giugno in modo continuativo. «Oltre i 1.600 metri di quota c’è ancora neve – fa sapere il gestore Chicco Zani – ed è quindi consigliabile avere con sé almeno i ramponcini. Viste le temperature di questi giorni può infatti risultare compatta o ghiacciata». Sul fronte brembano, dopo la disputa del Trofeo Parravicini di scialpinismo, rimarrà aperto in questi giorni festivi e nei fine settimana anche il rifugio Calvi, come conferma Andrea Berera: «Il contesto paesaggistico è quello tipico della primavera e favorisce quindi la piena sciabilità di tutti i pendii della zona. La salita al rifugio non presenta difficoltà, ma considerando che la neve rimasta è ben compattata consigliamo di tenere nello zaino almeno i ramponcini; dal primo giugno saremo poi aperti tutti i giorni».

Il Laghi Gemelli

Anche Maurizio Nava dal rifugio Laghi Gemelli conferma che è ormai tutto pronto: «Siamo in quota già da alcuni giorni per preparare il rifugio e spalare la neve nelle aree esterne visto che è ancora parecchia. Diversa la situazione sui versanti esposti a sud. Saremo aperti dal 25 aprile e poi tutti i fine settimana fino alla metà di giugno».

Ma c’è chi è ancora sepolto sotto la neve: il Nani Tagliaferri a quota 2.500 metri, in Val di Scalve, sino a pochi giorni fa era ancora invisibile sotto uno strato bianco: solo da pochi giorni è spuntata una parte del tetto. «Ci saranno ancora quattro metri di neve – riferisce il gestore Francesco Tagliaferri –. Anche il sentiero, dai 1.800 metri dell’ultima baita, è ancora impraticabile. A oggi è impossibile prevedere una data di apertura, dipenderà tutto dalle temperature delle prossime settimane, ma sicuramente non sarà a breve». Lo scorso anno il Tagliaferri aveva avviato la stagione alla metà di maggio: «Ma negli ultimi due anni aveva nevicato decisamente meno rispetto a quest’anno», precisa il gestore. Tra i rifugi accessibili nei giorni festivi e fine settimana, ma a quote decisamente più basse e quindi ormai spogli di neve, ci sono il Magnolini nella zona del Monte Pora, che effettuerà servizio continuativo dal 7 giugno e l’Alpe Corte (a Valcanale di Ardesio), poi sempre aperto dal prossimo sabato 1 giugno.

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