Dalla Valle Seriana 490 cuori in dono
a medici e infermieri dopo la pandemia

Consegna agli ospedali di Alzano, Piario e Gazzaniga, degli oggetti realizzati da tanti volontari. «È il nostro modo per dire grazie per il vostro lavoro».

Al momento della consegna, Angelo Merici, presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Ambito della Valle Seriana, è tanto sintetico quanto efficace: «Ecco oggetti realizzati dalla nostre gente, simbolo della riconoscenza nei vostri confronti: grazie di cuore». Già, i cuori. Ben 490 hanno idealmente battuto ieri mattina in prossimità della portineria dell’ospedale «Pesenti-Fenaroli» di Alzano, luogo simbolo dello tsunami causato dal Covid-19. Sono quelli, dei materiali più variegati, donati a medici, infermieri e operatori sanitari del presidio dalle associazioni di volontariato dell’intera Val Seriana.

Finita l’emergenza (si segnala la produzione di circa 150 mila mascherine artigianali per la gente comune), qualche settimana fa è iniziato momento della riconoscenza. Roba che nella produzione ha coinvolto circa 400 persone che ago, filo e fantasia alla mano (nella creazione ognuno ha scelto liberamente materiale e misure) ha donato ciò che di più prezioso c’è nella vita, fantasia e tempo: «L’idea è partita da noi, ma se siamo qui oggi il merito è di tutti – spiega Gabriella Ongis, presente a nome dell’associazione “Sulla Traccia” di Ranica - . Partiamo da qui nel nostro tour per il particolare dramma che questo luogo ha vissuto». Alzano è stata la prima delle tre tappe che in mattinata hanno visto la consegna dei graditissimi omaggi anche nelle strutture ospedaliere di Gazzaniga e Piario.

Nella città dei Pigna, a fare gli onori di casa c’era (con fascia tricolore al petto) l’assessore all’Istruzione e alla politiche sociali Mariangela Carlessi: «Questo luogo, proprio quest’anno, doveva festeggiare i 500 anni della fondazione, prima ospitava un convento – ha detto – . Sarà un compleanno triste a causa della pandemia, ma lo spirito di questi luoghi è rimasto quello di sempre: l’aiuto per le persone più in difficoltà». L’accoglienza a nome dell’ospedale è stata affidata a Pierpaolo Mariani, primario di chirurgia generale: «Questa donazione è un gesto di cui vi ringraziamo, testimonia il fatto che la stragrande maggioranza della popolazione ha capito e apprezzato il nostro lavoro. Vi abbiamo sentiti e vi sentiamo vicini, dopo aver vissuto momenti pazzeschi: la situazione non è ancora tornata alla normalità, ma lentamente sta tornando progressivamente sotto controllo».

Continua invece il lavoro dei volontari delle associazioni della Val Seriana, che hanno in cantiere nuove iniziative solidali nelle prossime settimane. Del gruppo «Fatto con il cuore» di Cene, fa parte anche Norma Noris, a cui occhi brillavano di orgoglio ieri nel corso del momento istituzionale: «Se c’è una cosa positiva che questa tragedia ha creato – ha detto – sono state relazioni umane inimmaginabili: ognuno ha messo a disposizione ciò che aveva, nel periodo di lockdown i volontari della Protezione civile facevano consegne porta a porta. Sarebbe bello incontrarci un giorno tutti insieme, chissà quanto potrà capitare….».

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