Alpino per sempre: addio a «Lois», storico capogruppo

CASTIONE. Si è spento a 71 anni dopo una malattia. Il cordoglio della comunità: burbero dal cuore grande e generoso. Lunedì 3 aprile i funerali.

Dopo alcune settimane di lotta contro un male incurabile, nella serata di sabato 1° aprile si è spento a Castione della Presolana Luigi Canova, per tutti «Lois», storico capogruppo degli Alpini del gruppo Presolana, volto noto in paese per il suo impegno nel volontariato. Lascia nel dolore la moglie Nada e cinque fratelli (altri due sono già deceduti). Da qualche mese si era ammalato, di una malattia rivelatasi incurabile. È sempre rimasto lucido e cosciente, sino al giorno prima del decesso, avvenuto nella sua abitazione in via San Rocco.

Aveva 71 anni e da qualche anno era in pensione, dopo aver lavorato come imbianchino. Da sempre Lois si è distinto per ill suo impegno a servizio della comunità di Castione e dal 1992 al 2016 è stato a capo del Gruppo Alpini Presolana. Da sempre era in prima linea nell’organizzazione della feste delle penne nere, in primis quella di «San Peder», ed è stato il promotore di numerose opere importanti per il paese, come la riscoperta del sentiero che da Rusio sale a San Peder, dedicato ad Antonia Battaglia, la sistemazione del muro di sostegno del sagrato di Castione e della cappella in cui è custodita la statua di Sant’Alessandro. Pochi mesi fa si era fatto carico anche della ricostruzione della santella dedicata a Sant’Orsola, in Val di Tede, abbandonata da diversi decenni.

Lois era anche un grande appassionato di montagna ed è stato protagonista di diverse imprese alpinistiche memorabili, come ricorda l’amico Guerino Lorini: nel 1991 per esempio insieme al fratello Adriano ha partecipato alla spedizione italiana del Pik Pobedy (7.439 metri, al confine tra Urss e Cina). E non si contano - sicuramente più di 100 - le sue salite in vetta alla Presolana. Lo ricorda con affetto il parroco di Castione, don Stefano Pellegrini: «A capo del suo letto c’è l’immagine della croce della Presolana ricoperta di ghiaccio: guardandola sembra di vedere solo ghiaccio. Così era Lois: sembrava un uomo di ghiaccio, tutto d’un pezzo e di poche parole, ma come il ghiaccio si scioglie, così anche lui si rivelava una persona dal cuore grande, capace di grandi gesti di sensibilità».

Parole di cordoglio sono arrivate anche dal sindaco Angelo Migliorati: «Era il tipico alpino bergamasco: apparentemente burbero, trascinatore in compagnia e grande di cuore. Subito dopo la famiglia e il lavoro veniva l’impegno per gli Alpini e la comunità». La salma di Luigi Canova è composta presso la sua abitazione, in via San Rocco 23. I funerali saranno celebrati lunedì 3 aprile alle 15 nella parrocchiale di Castione, partendo dall’abitazione.

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