«Addio Manuel, altruista dal sorriso contagioso»

Predore.Chiesa gremita ai funerali dell’imprenditore morto a 30 anni in A4. «Dobbiamo lasciare che prosegua il suo cammino». Il saluto degli amici.

Parrocchiale di San Giovanni Battista di Predore gremita di gente per partecipare al rito funebre di Manuel Paissoni, il giovane di trent’anni morto in un gravissimo incidente una settimana fa sull’autostrada A4 nei pressi di Verona. Mercoledì 7 dicembre per porgergli l’ultimo saluto si sono radunate tutte le famiglie, papà e mamme con i loro figli e nipoti, nonni e tantissimi giovani di Predore e dei paesi vicini con gli occhi colmi di pianto, che si abbracciavano e si confortavano l’un l’altro.

«Questa è una Messa di saluto carica di lacrime, di emozioni, ma soprattutto di amore per Manuel, un amore che in questi giorni avete dimostrato con la preghiera, con il silenzio, con gli abbracci» ha sottolineato il parroco don Alessandro Gipponi prima di concelebrare con il parroco di Tavernola, don Giuseppe Azzola, don Ercole Gerosa da anni in pensione a Predore, don Ilario Girelli, parroco emerito di Dalmine, e don Claudio Forlani, parroco di Sforzatica, pastore di Predore per tanti anni.

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Di fronte a tanto dolore e sofferenza che sconvolge una famiglia, gli amici, una comunità, a tanti pensieri sull’ingiusta morte di Manuel, don Alessandro ha esortato a riflettere sul messaggio del Vangelo della risurrezione di Lazzaro: «C’è una parola che mi colpisce in particolare: slegatelo e lasciatelo andare, dice Gesù riferendosi a Lazzaro. Credo che anche noi dobbiamo fare questo esercizio: lasciare andare Manuel, lasciare che prosegua il suo cammino. Non dobbiamo lasciarci sopraffare dalla rabbia e dalla disperazione, ma abitare la luce della speranza. La nostra pace sarà anche quella di Manuel. La sua vita non è tolta, ma trasformata. Penso che possiamo condividere tutti questa speranza, questo secondo tempo della vita».

«Un esercizio difficile da mettere in pratica quando si perde qualcuno che si ama, quando la morte ti toglie la gioia di vivere, ti fa precipitare nel buio più profondo, occorre tanta fede» commentava la gente, mettendosi nei panni dei genitori straziati dal dolore per la perdita di questo loro figlio «buono, solare, simpatico, giocherellone, dal sorriso contagioso, altruista, un grande lavoratore, impegnato a far crescere l’azienda paterna con idee da giovane imprenditore».

Al termine della celebrazione, prima che il carro funebre partisse per Bergamo per la cremazione, gli amici hanno voluto salutare Manuel con la canzone di Laura Pausini «E mi manchi, amore mio» e con tanti palloncini bianchi che si sono alzati in cielo mentre la gente non riusciva ad accomiatarsi dai familiari.

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