Sarà eseguita l’autopsia su Jony, morto nel cassonetto

CANONICA. La Procura sta valutando se far eseguire una perizia sul contenitore di vestiti. Per ora nessun indagato.

Nelle prossime ore la Procura dovrebbe disporre l’autopsia sul corpo di Costantin Romeo Ionut Antonie, per tutti Jony, il ragazzo morto a 23 anni domenica notte nella piazzola ecologica di Canonica d’Adda, incastrato in un cassonetto giallo per la raccolta degli indumenti usati. Il sostituto procuratore titolare del caso, Giancarlo Mancusi, deciderà anche se disporre eventuali consulenze, tra cui probabilmente una anche sul cassonetto, non trattandosi del primo incidente mortale di questo genere (quattro anni fa, a Boltiere, morì incastrato un bambino di 10 anni). Per il momento non risulterebbe nessuno indagato per l’incidente. Agli atti ci sono anche le riprese delle telecamere del centro di raccolta, che hanno filmato l’incidente.

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La salma di Costantin Antonie resta quindi per ora sotto sequestro all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove sarà eseguita l’autopsia. I familiari, una volta ottenuto il nullaosta da parte della Procura, hanno poi intenzione di riportare il corpo del ventitrenne, che da cinque anni abitava a Fara d’Adda, nella sua città romena d’origine, Târgu Jiu, dove saranno celebrati i funerali.

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