Addio a Gibi Vitali, «Punto di riferimento per Grassobbio»

IL LUTTO. Giambattista Vitali, per chi lo conosceva Gibi, aveva 72 anni ed era un punto di riferimento per Grassobbio. Originario di Dalmine, si era trasferito qui con la moglie Bruna dopo il matrimonio, entrando nel cuore di tutti grazie alla sua indole tranquilla e buona, sempre attento agli altri.

Sabato sera un infarto lo ha strappato all’abbraccio dei suoi familiari e di quanti gli volevano bene, lasciando un vuoto in tutto il paese. Oltre alla moglie, lascia tre fratelli e i nipoti, con cui aveva un legame particolare. Il 30 aprile alle 10 i funerali nella chiesa parrocchiale di Grassobbio. Poco prima un corteo partirà dall’abitazione in via Magellano, dove Giambattista è composto. Dopo una carriera nel settore bancario, presso la Banca Popolare di Bergamo prima e come consulente finanziario poi, era da alcuni anni in pensione. Ma il suo spirito altruistico lo aveva portato a impegnarsi nel pubblico, candidandosi nel 2019 come sindaco, insieme alla lista «Progetto Grassobbio».

«Era una persona per bene, tranquilla, molto attenta alla comunità e alla chiesa – lo ricorda il sindaco di Grassobbio, Manuel Bentoglio –. In consiglio comunale non abbiamo mai avuto problemi, se non qualche divergenza di idee, come ovvio che sia. Ci siamo sempre rispettati»

Pur non vincendo le elezioni, fu eletto consigliere comunale e capogruppo di minoranza, spendendosi per cinque anni al servizio della comunità. «Era una persona per bene, tranquilla, molto attenta alla comunità e alla chiesa – lo ricorda il sindaco di Grassobbio, Manuel Bentoglio –. In consiglio comunale non abbiamo mai avuto problemi, se non qualche divergenza di idee, come ovvio che sia. Ci siamo sempre rispettati».

In vista delle prossime elezioni di giugno aveva deciso di non ricandidarsi, senza però far mancare il suo contributo. Infatti, in questi mesi si era dedicato alla formazione di un nuovo progetto civico, «Cambiamola Insieme Grassobbio», mettendosi alla ricerca di persone e giovani che volessero mettersi in gioco. «Gibi» si è impegnato molto anche in ambito religioso: era infatti membro del Consiglio pastorale affari economici della parrocchia di Grassobbio. «Era un uomo molto religioso, fedele ai suoi impegni, con la moglie Bruna si vedeva sempre a Messa – dice il parroco di Grassobbio, don Giandomenico Epis –. Ci ha anche aiutato nello stipulare la convenzione tra Comune e parrocchia per la scuola materna. I suoi tre fratelli e i nipoti erano quella famiglia allargata per cui aveva sempre mille attenzioni, famiglia allargata che era anche la comunità e la realtà in cui viveva».

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