Lupus eritematoso, dimostrata l’efficacia di una nuova terapia

MALATTIA CRONICA. Il Lupus Eritematoso Sistemico è una malattia cronica autoimmune che colpisce principalmente la popolazione giovane di sesso femminile e si caratterizza per la produzione da parte dei Linfociti B di anticorpi diretti erroneamente verso vari organi e tessuti dell’organismo.

Il Lupus può manifestarsi in qualsiasi organo e apparato e per questo motivo risulta essere un esempio paradigmatico tra tutte le malattie autoimmuni cosiddette ’sistemichè. Diversi studi preclinici hanno attestato l’efficacia delle terapie a base di CAR T per ridurre selettivamente i linfociti B, responsabili nella patogenesi del LES, in modelli murini geneticamente predisposti al Lupus. Tuttavia questo tipo di approccio espone i soggetti al rischio di contrarre infezioni a causa della drastica diminuzione generale di Linfociti B, tra cui anche quelli deputati a produrre gli anticorpi protettivi nei confronti degli agenti infettivi. La ricerca, appena pubblicata su Nature Communications, ha testato per la prima volta su modelli murini umanizzati di malattia di LES, una nuova terapia a base di cellule CAR-Treg in grado di esercitare un effetto immunosoppressivo direttamente negli organi linfoidi, ovvero il luogo in cui avviene la presentazione dell’antigene e la generazione degli anticorpi responsabili dell’infiammazione nella patologia autoimmune.

Lo studio è stato coordinato dalla professoressa Chiara Bonini, responsabile dell’Unità di Ematologia Sperimentale e Ordinario di Ematologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e dal il dottor Matteo Doglio, medico ricercatore presso l’Unità di Ematologia Sperimentale, entrambi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. Le malattie autoimmuni sono condizioni in cui il sistema immunitario del corpo attacca erroneamente i propri tessuti sani, considerandoli come agenti estranei. In condizioni normali, il sistema immunitario svolge il ruolo di difesa, proteggendo l’organismo da batteri, virus e altre sostanze nocive. Tuttavia, nelle malattie autoimmuni, questo sistema diventa iperattivo e attacca erroneamente le cellule e i tessuti sani, causando infiammazione e danni. «La terapia ideale per le malattie autoimmuni dovrebbe mirare a correggere la risposta immunitaria errata senza compromettere in modo eccessivo la capacità difensiva del corpo e da qui è nata l’intuizione di utilizzare i CAR-Treg. I CAR-T convenzionali, infatti, non sono in grado di distinguere i linfociti B responsabili dell’infiammazione da tutti gli altri linfociti, mentre i CAR-Treg riescono ad operare una selezione mirata spegnendo semplicemente le cellule iperattive senza provocarne la morte», afferma la professoressa Bonini. I CAR sono recettori sintetici, non esistenti in natura, generati in laboratorio per ridirigere i linfociti T contro specifici bersagli.

Questa tecnologia è comunemente impiegata nei linfociti T per combattere i tumori, specialmente quelli ematologici, già attualmente in uso in clinica.

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