Tre armi in più per l’Atalanta, e la fortuna amica degli audaci

L’ANALISI. Lookman? Dopo la Coppa d’Africa non era più lui. Touré? Un oggetto misterioso, con l’attenuante di una lunghissima assenza per infortunio e la speranza di vederlo al meglio nella prossima stagione. De Ketelaere? Grandi doti tecniche, però... Però c’era sempre un però.

Ieri sera a Monza, con gli eroi di Europa League alla finestra, l’accelerata decisiva per l’Atalanta è arrivata dai tre giocatori attorno ai quali negli ultimi tempi si erano addensati i maggiori punti interrogativi. Lookman ha sfornato due assist, che ne rivelano una nuova dimensione, ma soprattutto una ritrovata incisività dopo qualche partita in cui era parso vagare senza meta per il campo. Il timido De Ketelaere ha risposto con una rete di testa in tuffo da vero sfondatore. Roba, per chi ha una certa età, alla Riva, alla Bettega... Uno sfoggio di tempismo e potenza insospettati (a spese dell’ex Gagliardini) per uno abituato a mostrare sprazzi di altissima qualità, ma sempre in punta di piedi. E poi Touré, decisivo alla prima da titolare e in campo dall’inizio alla fine. Decisivo nell’azione del gol come nella galoppata finale con la quale – dopo il palo della grande paura colpito da Maldini Junior in pieno recupero –ha portato la palla dalla trequarti atalantina ai limiti dell’area monzese, alleggerendo la pericolosa pressione avversaria.

Tre attaccanti, tre modi di reagire, un solo messaggio chiaro: questo gruppo va talmente forte, è talmente coinvolgente, sogna talmente in grande che nessuno vuole restare indietro, in una sfida perenne per esserci e lasciare la propria impronta su una stagione comunque storica. Una stagione che dopodomani al Gewiss Stadium metterà i nerazzurri al primo bivio senza appello di questo straordinario finale su tre fronti: c’è da rimontare un gol alla Fiorentina per arrivare alla finale di Coppa Italia. Dopo essersi riportati a -1 dal quinto posto della Roma (che giovedì recupererà gli ultimi 18’ più recupero della sfida di Udine) e prima di lanciare l’operazione Marsiglia in Europa League. Con tre armi affilate in più e la speranza che forse (dal doppio palo di Elliott a Liverpool a quello di Maldini ieri sera) la fortuna si sia decisa davvero a guardare con un occhio di riguardo a questi audaci vestiti di nerazzurro.

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