Moto e musica le passioni di Carminati: «Siamo sotto choc per una morte così»

LA TRAGEDIA. Morto in via Stezzano in un incidente causato da un albero caduto. La notizia ha sconvolto Osio Sotto, dove abitava Ferruccio Paolo Carminati,e Bottanuco, dove era cresciuto.

Ha suscitato dolore e incredulità in due paesi, Osio Sotto e Bottanuco, la morte di Ferruccio Paolo Carminati, il motociclista di 53 anni morto mercoledì, in via per Stezzano a Bergamo, dopo essere stato colpito dal ramo di un albero ed essere uscito di strada. Il cinquantatreenne da 30 anni abitava a Osio Sotto, in un condominio in via San Donato con la moglie Tina Pitergi. Ma aveva sempre mantenuto i legami con la comunità di Bottanuco, paese dove era cresciuto e dove aveva molti amici. Giovedì nei bar dei due paesi non si parlava d’altro. Dopo l’incidente la salma del motociclista è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove si trova tuttora a disposizione dell’autorità giudiziaria: inizialmente era stato previsto che sarebbe stata sottoposta solo a un esame esterno ma ora, a quanto risulta, il magistrato che si sta occupando del caso, il sostituto procuratore Paolo Mandurino, sta valutando di disporre l’autopsia. Ancora, quindi, non si conosce la data dei funerali che, però, è già certo, saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Osio.

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La camera ardente verrà invece allestita nella casa del commiato del paese. Carminati, che lavorava come operaio in un’azienda di Levate, è descritto da tutti coloro che lo conoscevano come una persona buona, corretta e onesta: «Nella sua semplicità però era straordinario» lo ricorda con grande affetto il nipote Morris, gestore di un bar a Bottanuco, che parla anche delle due passioni dello zio: «Una era la motocicletta: gli piaceva farsi i suoi giri in sella alla sua moto. Non so, però, dove stesse andando al momento dell’incidente». E l’altra era la musica: «Nella chat della famiglia – racconta ancora il nipote – aveva appena condiviso che proprio stasera (ieri per chi legge, ndr) si sarebbe dovuto recare al Forum di Assago a Milano per vedere un concerto. Che morte assurda che gli è capitata». E della passione per la musica del cinquantatreenne parla anche il sindaco di Bottanuco Rossano Pirola. Il primo cittadino ricorda infatti come Carminati facesse parte dello staff organizzativo del «Rock Island Festival», storica kermesse musicale che si è svolta a Bottanuco dagli Anni ’90 fino al 2014: «La notizia della sua morte e il come è avvenuta – commenta il primo cittadino – ha colpito tutta la nostra comunità». Carminati lascia nel dolore anche un figlio, Pablo, che al momento dell’incidente si trovava all’estero per lavoro.

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