Si riaccendono i riflettori di Made: il cinema che racconta le imprese

IL FESTIVAL. Lanciato nell’anno della Capitale, torna dal 15 al 17 novembre per raccontare la cultura del lavoro guardando alla storia e all’innovazione. Mazzoleni: la prospettiva parte dal territorio per aprirsi al mondo.

«La manifattura genera linguaggio, il linguaggio necessita del mezzo, il mezzo genera cultura». Con questa premessa, alla Camera di commercio di Bergamo, è stata presentata la seconda edizione di Made, progetto di promozione del patrimonio d’impresa attraverso il linguaggio cinematografico, ideato dalla Camera di commercio di Bergamo. Che si terrà presso Lo Schermo Bianco e negli spazi di Daste, in occasione della settimana della cultura d’impresa il 15-16-17novembre.

«Siamo al rilancio del progetto concepito durante Bergamo - Brescia Capitale della Cultura 2023 dedicato alla cultura d’impresa e del lavoro, utilizzando il linguaggio audiovisivo», ha commentato Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di commercio di Bergamo. «L’impresa è ormai considerata parte della nostra cultura identitaria ed è un grande pregio valorizzarla coinvolgendo diversi partner tra loro», ha aggiunto il sindaco Giorgio Gori. Vale a dire Fondazione Dalmine, Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo, GAMeC e Museo delle Storie di Bergamo.

Un lavoro in rete

«Made film festival è uno dei lasciti più rappresentativi dell’anno di Capitale, avendo prodotto cultura senza essere, Camera di Commercio, un’istituzione che ha come mission la cultura - ha fatto presente Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo - Inoltre è stata in grado, e continua a farlo, di lavorare in rete e di creare un festival che prima non esisteva in grado di rendere protagonisti i giovani». «Un festival che vuole raccontare e divulgare il patrimonio culturale d’impresa attraverso uno sguardo capace di coglierne le sfumature e le complessità catturando l’interesse del pubblico nel raccontare la cultura del “saper fare”, dalla grande industria, alla piccola e media impresa, al negozio e al laboratorio artigianale – ha spiegato il Presidente della Camera di commercio di Bergamo, Carlo Mazzoleni -. Un festival focalizzato sull’impresa, intesa quindi come espressione della cultura del lavoro, con l’obiettivo di rappresentare, narrare e divulgare la propria esperienza culturale in una prospettiva che parte dal territorio per aprirsi al mondo».

Residenza artistica

Con due anime complementari, Made si presenta come Made In Audio-visual residency program, un programma di residenza artistica audio-visiva in cui artisti e videomaker avranno accesso a materiali d’archivio inediti per creare opere originali; e Made Film Festival che, in diverse sezioni (Made classic; Made cinema; Made competition; Made in; Made talks) coinvolgerà il pubblico con l’obiettivo di ispirare una nuova generazione di innovatori d’impresa, stimolando la riflessione critica, favorendo il dialogo interculturale e promuovendo la valorizzazione del patrimonio industriale e artistico. «Sono Sara Maffi e Luca Bozzoli - ha spiegato Andrea Zanoli, membro del comitato scientifico di Made - i giovani under 35 che parteciperanno al programma di residenza artistica, a partire dal 6 maggio, durante la quale avranno l’opportunità di creare opere audiovisive originali che esplorano liberamente e in modo personale le molteplici sfaccettature del mondo manifatturiero, anche attraverso la consultazione degli archivi d’impresa che in questa edizione sono stati messi a disposizione da Fondazione Dalmine, oltre all’archivio storico di filmati «Cinescatti» (Lab 80 film) e parte dei materiali dell’Archivio Fotografico Sestini, di Fondazione Bergamo nella Storia. Le opere create saranno presentate al pubblico durante Made Film Festival nella sezione dedicata Made In». Durante la conferenza è stata annunciata l’apertura delle candidature per Made Competition da inviare tramite sezione disponibile sul sito di Made (www.madefilmfestival.it) entro il 31 agosto 2024. Un concorso internazionale dedicato ai Corporate Movies che invita aziende, istituzioni e organizzazioni a condividere le proprie storie attraverso il medium cinematografico.

Fondazione Dalmine

«In ogni occasione in cui la Fondazione ha ospitato artisti è emerso qualcosa di speciale, siamo convinti che anche questa volta sarà così» ha aggiunto Manuel Tonolini, direttore di Fondazione Dalmine. «Raccontare per immagini l’impresa, il lavoro, le persone e le tecnologie è un impegno di grande spessore culturale che ha da tempo una storia consolidata, un linguaggio ben collaudato, un’esemplare tendenza alla trasformazione e all’innovazione» ha aggiunto Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa.

Premi collaterali

«Il bando Corporate di Made è rivolto a qualsiasi tipo di azienda, istituzione o organizzazione che desideri raccontare la propria storia e l’essenza della propria cultura d’impresa attraverso il mezzo cinematografico – ha concluso Zanoli - L’anno scorso la partecipazione è stata significativa, con 160 opere iscritte da aziende, agenzie creative e registi. Quest’anno, ci aspettiamo certamente un interesse ancora maggiore. Le opere selezionate verranno proiettate durante la tre giorni del Festival e avranno l’opportunità di concorrere al Premio Made Film Festival e ai premi collaterali, offrendo ai partecipanti riconoscimento e visibilità per il loro lavoro creativo e innovativo». I premi collaterali sono: Premio Speciale Futura della Camera di commercio di Brescia dedicato alla sostenibilità e il Premio Speciale di Confindustria Bergamo. In fase di sviluppo il progetto focalizzato sui giovani che si avvale della collaborazione dell’Università degli studi di Bergamo e di alcuni istituti scolastici superiori. Per informazioni www.madefilmfestival.it

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