Luoghi del cuore del Fai, c’è Bergamo
È 17ª in Italia con 16 mila voti

Oltre 4 mila preferenze a testa per il santuario di Prada a Mapello e il borgo di Sparavera (Mezzoldo). E Gori dà una mano a Brescia.

A dimostrare che le rivalità sono ormai appianate, tra le firme che hanno eletto il castello di Brescia «Luogo del cuore» Fai, c’è anche quella del sindaco Giorgio Gori. Nel censimento nazionale del Fondo ambiente italiano, arrivato alla sua X edizione in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la fortezza arroccata sul colle Cidneo si è posizionata al 3° posto, segnalata da 43.469 persone, aggiudicandosi così un intervento di restauro.

E Bergamo? Con 16.066 voti si è fermata al 17° posto nella classifica nazionale, seconda a livello lombardo. Tra i luoghi del cuore della Bergamasca i cittadini hanno votato anche il Santuario Madonna di Prada a Mapello (92°, 4.282 voti), Sparavera, borgo antico di Mezzoldo (97°, 4.164), Groppino e il suo Cuore Sacro di Piario (134° posto, 3.074), la Diga del Gleno a Vilminore di Scalve (152°, 2.822).

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Giovedì la pubblicazione dei risultati: al primo posto nel censimento nazionale la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, seguita dal castello e dal parco di Sammezzano a Reggello (Firenze). Al terzo posto, Brescia con il suo castello. Alla raccolta voti hanno aderito anche istituzioni, associazioni e aziende, promossa dal comitato Amici del Cidneo onlus: «Il castello non è solo storia e cultura, è un patrimonio identitario – spiega Giovanni Brondi, del comitato –. Ci abbiamo portato i nostri figli a vedere la locomotiva, abbiamo guardato le stelle all’osservatorio, visitato le segrete, il vecchio zoo. Tutti abbiamo colto l’opportunità di votarlo. Anche Giorgio Gori, pur essendo della città “rivale”, in gara e al secondo posto in quel momento, con spirito sportivo ha votato per Brescia. Sicuramente il castello sarà un assist per Bergamo e Brescia capitale della cultura 2023».

La risposta al censimento Fai è stata eccezionale, con oltre 2,3 milioni di voti (+6% sul 2019), un record storico. Anche per il numero di luoghi segnalati: 39.500 in 6.504 Comuni, l’82,3% del totale. I primi tre classificati riceveranno contributi pari a 50.000, 40.000 e 30.000 euro per un progetto di restauro da concordare. Ci sono poi le due classifiche speciali, i Luoghi storici della salute, in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, e Italia sopra i 600 metri, assegnati all’ospedale e chiesa di Ignazio Gardella (Alessandria) e all’eremo di Sant’Onofrio al Morrone (Sulmona). Risultati raggiunti «in un tempo di straordinaria difficoltà – rimarca il presidente Fai Andrea Carandini –, segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una potenza culturale». Dal 2003 ad oggi, sono stati sostenuti 119 progetti in 19 regioni: «Alle meritorie finalità di tutela e cittadinanza partecipativa del progetto – afferma Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo –, quest’anno si aggiunge il contributo a dare respiro alle professioni dell’arte, restauro, paesaggio in difficoltà e ad alimentare il turismo locale. L’enfasi data ai luoghi della sanità evoca il doveroso riconoscimento al personale sanitario, coerente con il sostegno e l’attenzione che Intesa Sanpaolo ha assicurato in questi mesi»

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