Bergamo, festa alle Grazie per il «ritorno» del Polittico di Foppa

SETTIMANA DELLA CULTURA. Sabato 13 aprile si presenta la ricostruzione dell’opera di Vincenzo Foppa, asportata dalla chiesa delle Grazie durante le requisizioni napoleoniche e ora conservata a Brera. Sarà ricollocata nella sede originaria.

La parrocchia di Santa Maria delle Grazie, a Bergamo, sabato 13 aprile, alle 16, festeggia il «ritorno» del Polittico delle Grazie di Vincenzo Foppa, asportato durante le requisizioni napoleoniche. In occasione delle «Settimane della Cultura 2024», dopo tre anni di ricerche e lavori – e grazie alla vincita del Bando 2023/1 «Tutela e valorizzazione dei Beni storico-artistici» della Fondazione della Comunità Bergamasca –, sarà per la prima volta presentata al pubblico la ricostruzione, in scala 1:1, del Polittico di Vincenzo Foppa, che sarà collocata nella sede da cui l’opera proveniva prima delle requisizioni napoleoniche, la Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie a Bergamo. Un progetto ideato dal parroco monsignor Valentino Ottolini; curatela e ricerche documentarie della storica dell’arte Olga Piccolo.

«Il dipinto – spiega Olga Piccolo –, a tempera e olio su tavola, di grandi dimensioni (413 x 291 cm ca.), fu realizzato, verso il 1500-1505, dal pittore Vincenzo Foppa (Brescia, 1427-1515 ca.) per l’altare maggiore della Chiesa francescana di Santa Maria delle Grazie a Bergamo ed è ora conservato alla Pinacoteca di Brera, Milano. Il progetto trae spunto da un’inedita ricerca documentaria che ha permesso di far maggiore chiarezza sulle vicende di dispersione dell’opera, dopo la soppressione del 1810, quando le tavole principali furono selezionate dagli ispettori napoleonici per essere destinate alla Pinacoteca di Brera, ove arrivarono nel 1811».

«Nel 1816 – afferma la storica dell’arte – la chiesa chiese la restituzione del polittico e, dopo una trattativa durata alcuni anni, Brera acconsentì, in un primo tempo, a realizzare una copia dell’opera. Il progetto non ebbe seguito e nel 1822 venne concesso in “cambio” un dipinto di Palma il Giovane che è oggi conservato nei depositi dell’Accademia Carrara di Bergamo. Riprendendo le fila della vertenza, il progetto intende presentare un “ritorno” dell’opera nella sua sede d’origine, attraverso una ricostruzione del polittico con un’ipotesi di come poteva presentarsi prima del suo smembramento, quando le singole tavole furono tagliate per agevolarne il trasporto e (probabilmente) la carpenteria originaria e la predella furono immesse separatamente sul mercato collezionistico privato».

La ricostruzione

La ricostruzione ha previsto l’uso di fotografie digitali ad altissima risoluzione riprese in museo dai singoli scomparti del dipinto, a cura del fotografo della Pinacoteca di Brera, Mauro Magliani. Le fotografie sono state stampate in scala 1:1 dal Laboratorio fotografico «Fotorent» di Milano. La decoratrice Beatrice Girardi Boschetti (di «pettirosso.studio», Milano) ha realizzato, con la tecnica del trompe l’oeil, una cornice – disegnata e dipinta a mano – filologicamente ispirata alle coeve cornici nord italiane e a quanto resta della carpenteria e decorazione originale. La struttura portante è stata invece eseguita in modo tecnologico per essere movimentabile da Sergio Angelino della «Angelino Artworks» di Roletto (Torino).

Opera di grande rilevanza per la città di Bergamo, il Polittico divenne fonte di ispirazione per molti pittori dopo la sua collocazione nell’antica chiesa francescana delle Grazie. Sarà visitabile negli orari di apertura della chiesa: tutti i giorni dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 19. In programma visite guidate, in collaborazione con le guide de «Le Vie del Sacro» della Fondazione Bernareggi: sabato 20 e 27 aprile, 4, 11 e 18 maggio, alle 15.

Prevista una conferenza lunedì 20 maggio alle 20.30. Per sostenere il progetto si può ancora donare (indicazioni al link https://www.fondazionebergamo.it/progetti/il-ritorno-a-bergamo-del-polittico-delle-grazie-di-vincenzo-foppa/).

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