Atalanta-Young Boys, storia di Wagner. Tedesco ma nazionale Usa, allievo di Klopp, si è tolto lo sfizio di battere Mou

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C hi li conosce bene dice che sono proprio uguali, fisicamente con quella barbetta grigia e gli occhiali, e pure di testa. Maniacali ma divertenti, capaci di tenere insieme la squadra nei momenti difficili. Separati alla nascita, si potrebbe dire, anche se - bacheca alla mano - David Wagner, allenatore dello Young Boys, è un po’ il fratello povero di Jürgen Klopp che all’ombra di Anfield è riuscito a (ri)portare in casa Liverpool la Champions numero 6 e soprattutto quel campionato che mancava da 30 anni. Il rapporto tra i due è di quelli davvero fraterni: Wagner, 50 anni a ottobre, è il testimone di nozze di Klopp, che ha tenuto a battesimo sua figlia. Un’amicizia nata ovviamente sui campi da calcio, dove nessuno dei due in verità può vantare una grandissima carriera: una costante dell’ultima generazione di allenatori tedeschi che qualcuno ha bollato come «laptop trainer» a sottolineare la pochissima (in taluni casi nulla) esperienza da calciatori. È soprattutto il caso di Löw e più recentemente di Tuchel e Nagelsmann. In realtà sono tutti frutto di un percorso di specializzazione (e ammodernamento) voluto dalla Federcalcio tedesca dopo il Mondiale nippocoreano perso nel 2002.