Atalanta-Torino è la partita del Tir, il «triplo» ex che nel 2010 segnò all’ultimo respiro, senza paura di esultare

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P unizione dalla destra, casino totale in area granata, Cofie svirgola clamorosamente il pallone che diventa un assist involontario per il Tir. E Simone Tiribocchi al centro dell’area di rigore mica sbaglia: è il 92° di gioco del 10 ottobre 2010, l’ultimo campionato di serie B dell’Atalanta, e il roccioso centravanti nerazzurro ha appena matato il Toro. Si toglie la maglia ed esulta senza tante storie sotto la Nord in delirio, con tanti saluti all’ipocrisia dilagante da ex che vuole tutti quasi contriti dopo aver segnato alla fu squadra.

Del resto per Tiribocchi la faccenda sarebbe quel filo complicata considerando che in 20 anni di carriera da professionista ha vestito la maglia di ben 12 squadre. Ma in maglia granata il Tir non ci è passato una volta e magari di sfuggita: no, per ben tre e la seconda ci ha pure esordito in serie A nel 2001. Tra i cadetti il debutto è invece datato 1996 con la Pistoiese, prima squadra “vera” dopo la sua esperienza nelle giovanili laziali. Lui, romanista doc dai natali a Fiumicino.