Verso una quarantena più corta per chi ha la terza dose: mercoledì la decisione del Cts

É attesa per il 29 dicembre la decisione del Cts sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena per coloro che si sono vaccinati con dose booster (o terza dose). Il Governo ha convocato per mercoledì il Comitato tecnico-scientifico.

Con il progressivo aumento dei casi di contagi, le Regioni premono per una revisione delle regole della quarantena per chi è già vaccinato per evitare la paralisi del Paese.

La questione è ora in mano al Cts che si esprimerà mercoledì 29 dicembre sulla richiesta di ridurre la quarantena per i contatti stretti che abbiano già ricevuto la terza dose del vaccino. La quarantena per i vaccinati con terza dose, ora di sette giorni, potrebbe essere ridotta tra i tre e i cinque giorni. Al momento, infatti, la quarantena per i contatti di un positivo è di 7 giorni per i vaccinati e di 10 per chi non ha la copertura vaccinale.

«La riflessione sul numero di persone in quarantena - ha detto il generale Figliuolo - l’abbiamo fatta col ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità». Al momento per rientrare tra i «contatti stretti» basta una stretta di mano o, per esempio, la permanenza in un luogo chiuso senza la mascherina con una persona risultata poi positiva. Situazioni sempre più all’ordine del giorno, soprattutto nelle scuole italiane, come dimostra la diffusione del contagio tra i più piccoli . «Condivido la revisione delle regole della quarantena - è il parere del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga - che andrebbe ridotta o tolta soprattutto per quelli che hanno la terza dose.

A confermare le previsioni sull’impennata dei casi, fino a 100 mila al giorno, è anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che si dice d’accordo con la revisione della quarantena «ma non subito». «Credo - dice - che sia auspicabile ma potrebbe essere anche tra 7-10 giorni, con l’anno nuovo, probabilmente prima della riapertura della scuola», quando cioè potrebbe arrivare il parere del Cts. Frena, invece, il consigliere scientifico del ministero, Walter Ricciardi. «Un’eventuale decisione sulle modalità di quarantena - chiarisce - si prende in base ad una modellistica precisa, ossia calcolando che impatto avrebbe sulla circolazione del virus e sul Servizio sanitario nazionale. Bisogna comportarsi di conseguenza e non sulla base delle sensazioni». Quel che è certo, al momento, è che il governo sta prendendo in considerazione la proposta dei governatori.

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