Scuola, si parte al completo: trovati 9 supplenti su dieci

L’Ufficio scolastico provinciale ha accelerato le assegnazioni. Poche rinunce. Risolto anche il problema dell’algoritmo per i punteggi.

L’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo procede a pieno ritmo con le assegnazioni delle supplenze dalle graduatorie Gps, ovvero quelle provinciali: dopo le prime giornate di assegnazioni la grande maggioranza dei posti a disposizione sarebbero stati coperti. Secondo l’Ufficio scolastico infatti, in prima battuta 9 cattedre su dieci sarebbero state assegnate a un supplente annuale. I dati dello stesso Ufficio scolastico parlavano, attorno al 20 agosto, di un fabbisogno di 2.847 insegnanti per le scuole di ogni ordine e grado, oltre all’assegnazione di 484 ore residue provenienti da spezzoni orari . Circa 2.000 posti in meno rispetto a quelli assegnati ai supplenti per l’anno scolastico conclusosi a giugno.

La procedura

La procedura prevede che i candidati possano scegliere attraverso un portale la sede in cui prestare servizio, sede che poi viene assegnata a seconda dei punteggi in graduatoria degli aspiranti, che poi hanno pochi giorni per scegliere se accettare la convocazione o rifiutarla. E proprio quello del rifiuto del posto era uno dei maggiori timori del personale dell’Ufficio scolastico, visto che negli ultimi anni il fenomeno si è ripetuto in più di una occasione.

«Credo di poter dire che il 90% dei posti è stato assegnato - spiega la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo, Patrizia Graziani -. Complessivamente, su circa 3.000 posti assegnati, abbiamo registrato solo 180 rinunce. Direi che il 90% dei posti che erano liberi e vacanti sono stati coperti. Si tratta di una stima reale ». Un processo che non è stato esente da piccole complicanze: «Abbiamo avuto un piccolo problema con l’algoritmo di assegnazione dei punteggi: 22 docenti erano stati esclusi dal sistema e sono stati manualmente immediatamente reinseriti, già nella pubblicazione di ieri pomeriggio. Abbiamo capito dove fosse l’errore e abbiamo corretto immediatamente gli esclusi da algoritmo reinserendoli manualmente».

Le procedure però non sono ancora terminate. «Giovedì 9 settembre - conclude Graziani - avremo la convocazione delle Stem (le materie scientifiche, ndr). Chiuderemo tutte le operazioni la settimana prossima con lo scorrimento delle graduatorie. Ciò significa che al primo giorno di scuola il 90% dei posti che ancora erano liberi saranno coperti, ma per rimettere in disponibilità e poi coprire le rinunce bisognerà attendere la settimana prossima, quando lo scorrimento delle graduatorie consentirà di convocare e coprire gli ultimi spezzoni . Poi i posti rimanenti verranno restituiti alle scuole: in realtà per le classi di concorso, dove le graduatorie sono esaurite, quest’operazione è già stata fatta, ma per le restanti ipotizzo che l’operazione possa essere conclusa entro mercoledì. Per ora posso esprimere una prudente soddisfazione per la fine di questa prima fase».

I sindacati

Operazioni su cui anche i sindacati mantengono la massima attenzione: «Anche quest’anno - dice Loris Renato Colombo, dello Snals, il Sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola - l’algoritmo non ha funzionato e in Regione hanno sbagliato i conteggi. Sia noi che la Cgil ieri abbiamo chiesto un incontro urgente alla dirigente Graziani, che ci ha ricevuto subito e ci ha spiegato quanto è successo, rassicurandoci sul fatto che le situazioni sono state sistemate. Vedremo. Sappiamo che gli uffici stanno tenendo controllata la situazione e cercando di fare il massimo in questa situazione». «Quest’anno poi - aggiunge Loris Renato Colombo - non ci risultano tante rinunce, e questo è positivo perché significa che molti posti sono stati già coperti, prima dell’inizio dell’anno scolastico. Qualcosa che non succedeva davvero da tanti anni». «Certo è - conclude - che ancora una volta la scuola è stata maltrattata: gli insegnanti sono stati costretti a compilare le domande di supplenza in dieci giorni, e con il ferragosto di mezzo. Abbiamo di nuovo, anche quest’anno, un sistema che sballa. Sappiamo che le colpe non sono degli uffici di Bergamo, che ricevono solo le indicazioni da quelli dell’amministrazione centrale a Roma, ma crediamo che questa situazione sia inaccettabile».

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