Ricoveri, altri 15 in un giorno
La Regione: aumentate i posti

Cosentini, Centro Eas del «Papa Giovanni»: «Stiamo assistendo a un nuovo picco». Pronti 22 letti in Pneumologia e 36 in Malattie infettive.

La «chiamata alle armi» contro il virus per gli ospedali bergamaschi (e del resto della Lombardia) è arrivata nella serata di giovedì, con una nota della direzione Welfare della Regione, a firma Giovanni Pavesi: non solo si chiede di attivarsi perché venga attuato il livello 3 (secondo una tabella di allerta e di necessità di posti; il livello massimo è il 4, a cui è già arrivata Brescia con le Terapie intensive) , ma si chiede di prevedere al rialzo anche l’offerta delle Aree critiche, insistendo sulla tempestività degli interventi perché «la pressione sul sistema ospedaliero potrebbe estendersi».

E i numeri di questi ultimi due giorni confermano le previsioni: se giovedì solo all’Asst Papa Giovanni erano arrivate 12 persone al pronto soccorso, tutte bergamasche, con chiari sintomi Covid , ieri in tutta la giornata, «abbiamo seguito una quindicina di casi sospetti, tutti provenienti dall’area bergamasca, 6 sono stati ricoverati, 2 in Terapia intensiva. E 5 sono in osservazione. Stiamo assistendo a un nuovo picco, fino a qualche giorno fa i passaggi di sospetti Covid si contavano sulla dita di una mano – rimarca Roberto Cosentini, direttore del Centro Eas, Emergenza alta specializzazione dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – . Non abbiamo attivato posti di Terapia intensiva al pronto soccorso, ma i letti e gli spazi sono pronti. È assai probabile che questa velocità di contagi sia la prova plastica della prevalenza ormai dilagante della variante inglese». E, infatti, mentre ieri sera erano 5 le persone sospette Covid trattenute in osservazione al pronto soccorso del «Papa Giovanni» in attesa di ricovero, i nuovi degenti in tutti gli ospedali della Bergamasca, in un solo giorno, hanno toccato quota 15. E all’Asst Bergamo Est, il campanello di allerta è scattato nel tardo pomeriggio, con 4 pazienti, tutti bergamaschi, arrivati in condizioni critiche: già entro domani saranno attivati nuovi letti per degenze Covid. «Entro brevissimo aumenteremo la disponibilità di posti letto in Malattie infettive, dove su 48 posti in totale 36 saranno riservati ai malati Covid, e altri 22 posti letto vengono riservati a pazienti Covid in Pneumologia. È facile, dai segnali che captiamo, che nei prossimi giorni ci si debba attrezzare per ulteriori riorganizzazioni nei reparti – rimarca Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII –. Per noi il livello 3 significa 128 posti di degenza. Mentre stiamo già arrivando al tetto dei 32 posti riservati in Terapia intensiva. Sono giorni di estrema attenzione: la velocità di diffusione del virus, vista la crescita rapida dei nuovi casi, ci fa alzare le antenne».

Bergamo est, 10 casi in più

In totale i ricoverati Covid in tutta la Bergamasca sono 280, con una impennata di 15 casi in un giorno, mentre sul fronte ospedaliero regionale altri 10 pazienti Covid hanno fatto ingresso nei reparti ordinari di medicina (sesto giorno consecutivo con il segno «più»; totale 4.034 ricoverati) e si è registrato un incremento di 9 unità nelle Terapie intensive (sono ora 416 i posti letto occupati). Sui 280 ricoverati nelle strutture ospedaliere bergamasche, sono 34 quelli in Terapia intensiva (3 in più in 24 ore). Al «Papa Giovanni» di Bergamo sono 69 i posti letto occupati (6 in più), di cui 44 nei reparti ordinari e 25 in Terapia intensiva (2 in più). Un incremento di 10 ricoverati si è registrato negli ospedali dell’Asst Bergamo Est, dove sono ora 67 i pazienti Covid distribuiti tra i vari plessi (2 in Terapia intensiva nell’ospedale Bolognini di Seriate). All’Asst Bergamo Ovest sono 68 i pazienti ospitati, equamente distribuiti tra gli ospedali di Treviglio e di Romano. Nessuna variazione al Policlinico di Ponte San Pietro (Istituti ospedalieri bergamaschi-Gruppo San Donato): sono 36 i ricoverati, di cui 3 in Terapia intensiva. All’Humanitas Gavazzeni 40 pazienti, di cui 4 in Terapia intensiva (uno in più in 24 ore).

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