Pedemontana, quattro pretendenti
nella gara per due tratte d’autostrada

Eppur si muove. Il mastodontico progetto di completamento dell’autostrada Pedemontana lombarda A36 ha fatto concreti passi avanti.

Lunedì (con l’apertura della documentazione di prequalifica finalizzata ad accertare che chi si è fatto avanti avesse tutti i criteri per farlo) ha preso il via la fase conclusiva della gara pubblica finalizzata ad individuare un contraente generale a cui affidare la progettazione esecutiva e la costruzione delle tratte B2 e C (lunghe in tutto 33 chilometri) tra Lentate sul Seveso e Vimercate per un valore (iva esclusa) di un miliardo e 425 milioni di euro: e a quanto trapela sono quattro i gruppi di aziende che si sono fatti avanti di cui, a quanto risulta, tre italiani e uno straniero.

Bocche cucite dei vertici della società concessionaria Pedemontana lombarda spa. Il presidente, l’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, si limita a sostenere: «A noi interessava che alla gara ci fossero delle partecipazioni. E posso solo dire che siamo ottimisti».

Esaminata la documentazione di prequalifica si dovrà procedere con la disamina dell’offerta tecnica ed economica e a quella migliore verrà assegnato l’importante appalto (della durata di 1.350 giorni quindi poco meno di 4 anni) che, una volta completato, porterà la Pedemontana lombarda (di cui al momento sono aperte al traffico le tratte A e B1) ad avvicinarsi di molto alla Bergamasca.

Per arrivare fino a Osio Sotto mancherebbe la tratta D (lunga 23 chilometri) la cui realizzazione è in dubbio (potrebbe essere sostituita da una tangenziale fra Vimercate e la Teem A58 e quindi la Brebemi A35).

Prima dell’assegnazione e della firma del contratto per le tratte B2 e C, tuttavia, dovranno verificarsi una serie di precondizioni. Non a caso, nel bando di gara, è riportato che Pedemontana lombarda spa si riserva il diritto di «non procedere alla stipulazione del contratto anche qualora sia intervenuta in precedenza l’aggiudicazione». La precondizione fondamentale è il reperimento delle risorse finanziarie necessarie pari a 2 miliardi di euro (cifra che comprende anche il pagamento di 265 milioni di euro di Iva).

Per reperirle sul mercato bancario la società concessionaria ha indetto un’altra gara pubblica che ha come termine per la presentazione delle offerte il 15 dicembre 2020 (doveva essere prima ma è slittato più volte per l’emergenza Covid-19). Pochi giorni fa però è scaduto il termine per l’«accreditamento al dialogo tecnico» ossia la possibilità di chiedere dati e cifre in modo da avere tutti gli elementi necessari per formulare la propria proposta di finanziamento. A quanto risulta in questo caso sono stati cinque i gruppi, di cui tre italiani e due stranieri, a farsi avanti.

Pedemontana lombarda spa ha tempo fino al febbraio 2021 per reperire il finanziamento necessario per le tratte B2 e C mentre per la D avrà a disposizione ulteriori due anni: «Nella speranza che da qui ai prossimi mesi non si debba affrontare un’altra pandemia - sostiene ancora Castelli - siamo fiduciosi di riuscire a rispettare le scadenze previste».

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