Patronato, porte aperte alla comunità: «Don Bepo, padre di tanti orfani»

LA FESTA. Dal 22 al 24 settembre tante occasioni di incontro per allievi, ex allievi e famiglie. E sarà inaugurato un nuovo laboratorio di assemblaggio.

Torna dal 22 al 24 settembre in via Gavazzeni a Bergamo l’attesissimo appuntamento con il «Patronato in Festa», un’iniziativa che ogni anno apre le porte del Patronato San Vincenzo ad allievi, ex allievi e a tutta la comunità bergamasca. I festeggiamenti si apriranno venerdì 22 settembre alle 18 con l’inaugurazione del nuovo laboratorio di assemblaggio della Cooperativa Il Mosaico e proseguiranno subito dopo con l’intervento di Andrea Torre, direttore dal 2003 del Centro Studi Migrazioni nel Mediterraneo e condirettore di «Mondi Migranti», rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali.

Gli eventi

Nel pomeriggio di sabato, dalle 16, le famiglie potranno scoprire e partecipare a una serie di laboratori e, alle 17, assistere allo spettacolo «Ho promesso una casa a ciascuno», una lettura teatrale su don Bepo Vavassori con musiche e suoni di Luigi Suardi e interpretata da Alberto Salvi, attore, regista e autore di diversi progetti di pedagogia teatrale e direttore artistico del festival «A levar l’ombra da Terra». Alle 18 ci sarà la celebrazione eucaristica. La festa culminerà nella giornata di domenica con la presentazione alle 9.30 del restauro del grande olio del pittore leccese Antonio Massari, realizzato nel 1964 per il «Patronato San Vincenzo» di Endine Gaiano e trasferito prima a Sorisole e infine nella sala Biblioteca della Casa del Giovane di Bergamo.

Causa di beatificazione di don Bepo

Per l’occasione, don Arturo Bellini informerà i presenti sulla situazione dei preliminari della causa di beatificazione di don Bepo Vavassori e presenterà una relazione sul tema «Paternità di don Bepo Vavassori». «Questo dipinto, restaurato con grande cura da Andrea Di Scipio, è stato definito anche “Epifania Laica” – spiega don Bellini – e raffigura simbolicamente il Patronato. Il punto focale del dipinto è la figura di San Giuseppe che tiene sulle ginocchia il bambino, accanto a lui Maria, un gruppo di angeli e tanti giovani, uno dei quali con una colomba in mano. L’opera ci restituisce quindi un senso di paternità adottiva che si lega fortemente alla figura di Don Bepo, che è stato davvero un padre adottivo per tanti orfani, bambini e giovani operai che hanno trovato in lui una figura di riferimento».

Messa e bancarelle

Domenica 24 settembre alle 11 ci sarà poi la concelebrazione eucaristica nella Chiesa della Casa centrale presieduta da don Davide Rota. Un momento di preghiera e di riflessione che verrà impreziosito dalla presenza di numerose rappresentanze di ex allievi di tutte le sedi del Patronato. Alle 12.30 ci sarà poi il grande pranzo finale su prenotazione. Venerdì e sabato sera, dalle 19, sarà attivo un punto ristoro con piatti della tradizione, griglieria e pizzeria. Sabato e domenica la festa sarà arricchita anche dagli stand e dalle bancarelle di tutte le attività del Patronato. «Questa iniziativa – sottolinea Andrea Giudici, responsabile della Cooperativa Patronato San Vincenzo – è nata come una grande festa per gli ex allievi, per offrire loro un nuovo momento di incontro e di condivisione all’interno del Patronato. Da quattro anni abbiamo deciso di aprire le porte di questo appuntamento e presentare le nostre attività a tutta la comunità bergamasca: un’occasione particolare che vi invitiamo a vivere insieme a noi». Per informazioni sul programma e per le prenotazioni per il pranzo di domenica 24 settembre è possibile contattare telefonicamente gli organizzatori allo 035/4598130 o via e-mail a [email protected].

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