Elia e Remo, sposi da 74 anni: «Il segreto? Pazienza e comprensione»

La storia. Elia Castaldini, 91 anni, e Remo Marchini, 98, sono felicemente sposati da 74 anni e vivono da sempre in Città Alta.

Un amore lungo tutta una vita. Elia Castaldini e Remo Marchini festeggiano oggi un traguardo davvero invidiabile, di quelli che riscaldano il cuore perché ci fanno pensare che l’amore eterno esiste davvero. Basta volerlo. Elia, 91 anni e Remo, 98, sono infatti felicemente sposati da 74 anni. «Anche loro hanno avuto i loro alti e bassi, come tutte le coppie, ma il loro segreto è che si sono sempre voluti bene. E anche che hanno avuto, l’uno per l’altro, tanta pazienza e comprensione» racconta la nipote Silvia che insieme agli altri familiari si prende cura dei nonni.

Elia e Remo vivono da sempre in Città Alta: «I miei nonni nel 1954 sono partiti per l’Argentina in cerca di un futuro migliore. Mi hanno raccontato del loro viaggio in nave con i loro due bambini piccoli. Un viaggio che è durato 22 giorni. Dopo quattro anni hanno deciso di tornare in Italia sia perché il figlio maschio aveva problemi di salute sia perché la nostalgia di casa era troppo forte».

Elia e Remo sono originari di un paesino in provincia di Mantova e lì si sono conosciuti nel 1946: «Tra i racconti dei nonni c’è sempre il ricordo delle fatiche che hanno sopportato, dell’usanza di riunirsi la sera nella stalla per andare a scaldarsi. Così si sono conosciuti e dopo due anni di fidanzamento, nel 1948 si sono sposati. La nonna aveva 17 anni e il nonno 24». Nonna Elia ha fatto la sarta, mentre nonno Remo è stato prima carpentiere, poi muratore e poi ancora gruista: «Il nonno è sempre stato appassionato dei lavori manuali e ancora fino a qualche anno fa passava del tempo in una stanzetta di casa dove si dedicava a trafficare con viti, chiodi e martello. La grande fortuna dei miei nonni – prosegue Silvia – è che sono ancora autosufficienti. Possono restare ancora da soli per le ore notturne nella loro casa e questo dà a loro un senso di autonomia molto importante. Naturalmente per tutte le loro necessità ci siamo sempre noi. Hanno i loro acciacchi, ma per adesso va bene così».

Dopo la sua amata Elia però nonno Remo ha un altro grande amore: «È la sua Ford Taurus del 1972. Fino a pochi anni fa la guidava ancora e comunque anche adesso che non lo può più fare, l’ultimo suo pensiero è quello di venderla. L’auto non si tocca. Ancora adesso mi dice che era il suo orgoglio perché quando da giovane andava in giro con quella macchina lo guadavano tutti. E lui ne era molto fiero». Remo ha anche un’altra fissa, quella del frigorifero pieno di provviste: «Hanno patito la fame come tanta gente della loro età. Come non capirlo». Tanti infiniti auguri a questa coppia meravigliosa da parte di tutta la famiglia e anche della redazione de L’Eco di Bergamo.

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