25 Aprile nel ricordo delle donne partigiane: «Simboli di libertà»

L’ANNIVERSARIO. Le cerimonie sono iniziate mercoledì pomeriggio con il corteo e la Messa al Monumentale, a Redona un’area verde intitolata a Velia Sacchi e Mimma Quarti. Giovedì mattina la manifestazione in centro.

Hanno preso avvio mercoledì pomeriggio, 24 aprile al Cimitero monumentale di Bergamo le cerimonie per il 79° Anniversario della Liberazione. In corteo autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma si sono recati in corteo al Campo dei Caduti per la Libertà dove sono state deposte le quattro corone a cui hanno reso omaggio il prefetto Giuseppe Forlenza, il presidente del Consiglio comunale Ferruccio Rota, la consigliera provinciale Romina Russo, il presidente del Comitato Bergamasco antifascista Carlo Salvioni.

La sobria cerimonia è stata preceduta dalla Messa, presieduta da monsignor Giulio Dellavite, delegato vescovile per le Relazioni istituzionali e gli eventi diocesani, e concelebrata da fra Marco Bergamelli. La forte pioggia ha ridotto la celebrazione in cui monsignor Dellavite ha letto una citazione tratta da una lirica del poeta Thomas S. Eliot: «In luoghi abbandonati/Noi costruiremo con mattoni nuovi/Dove i mattoni sono caduti/Costruiremo con pietra nuova/Dove le travi sono marcite/Costruiremo con nuovo legname/Dove parole non sono pronunciate/Costruiremo con nuovo linguaggio/C’è un lavoro comune/Una Chiesa per tutti/E un impiego per ciascuno/Ognuno al suo lavoro». Infine, un’altra corona d’alloro è stata deposta da Ferruccio Rota sulla tomba dedicata ai partigiani bergamaschi.

Il secondo appuntamento della giornata di mercoledì si è svolto a Redona con l’intitolazione dell’area verde di «Redona Centro» a Velia Sacchi e Mimma Quarti «partigiane femministe», come recita la targa scoperta dagli assessori Marzia Marchesi e Giacomo Angeloni, da Carlo Salvioni, Romina Russo ed Eva Alvear Maggioni del Progetto Adriana. Di Velia Sacchi e Mimma Quarti è stata ricordata l’amicizia, l’impegno nella lotta per la libertà, la scelta compiuta quando erano solo poco più che ventenni, la lotta femminista continuata anche dopo la guerra. «Sono state tra le donne che hanno deciso di combattere il nazifascismo – ha detto Marchesi –. Non tutte lo fecero, alcune rimasero a guardare, altre collaborarono con il regime. Oggi, come allora, si tratta di scegliere». Angeloni, che è anche presidente della Commissione per la toponomastica, ha sottolineato l’importanza di tramandare la memoria attraverso le storie delle persone a cui dedicare vie e piazze: «A Bergamo l’84% dei toponimi è maschile. Mi fa molto piacere che si siano individuate queste due amiche coraggiose». Salvioni ha tratteggiato il profilo delle due donne ricordando il ruolo che ebbero nell’aiutare prigionieri e perseguitati ebrei a trovare rifugio in Svizzera: «Furono portatrici di una nuova idea di donna, anticonformista, pure all’interno del movimento della Resistenza non solo per i 20 mesi della Resistenza». Dopo lo svelamento della targa Stefano Quaglia e Lucrezia Rinaldi, del Progetto Adriana, hanno illustrato come le due partigiane siano state oggetto di studi iniziati tre anni fa e che il percorso, in collaborazione con le istituzioni, ha portato all’approfondimento delle loro biografie, contrassegnate da una lotta partigiana che diventa lotta per i diritti delle donne e analisi della condizione femminile nella società.

Il programma di giovedì

Anche quest’anno, a Bergamo, il corteo del 25 Aprile sarà unitario, con partenza alle 10 dalla stazione per snodarsi lungo viale Papa Giovanni, via Camozzi, via Pignolo (con l’omaggio alla lapide in memoria di Ferruccio dell’Orto), via Tasso con arrivo in piazza Vittorio Veneto. Qui dalle 11,30 sono previsti gli interventi del sindaco Giorgio Gori, del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi e dell’oratore ufficiale, quest’anno Pier Luigi Bersani. La parola verrà data anche a una studentessa del liceo Secco Suardo per il progetto «Testimoni di Resistenza» e a Susanna Facheris per il Progetto Adriana. La giornata si aprirà alle 9 in Rocca con la commemorazione e deposizione delle corone d’alloro alle lapidi che ricordano i Caduti per la Libertà, i Caduti nei Campi di Concentramento e al monumento ai Caduti della Divisione Legnano e dell’Esercito di Liberazione italiano.

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