Antichi libri a stampa, la mostra alla biblioteca Mai di Città Alta

ULTIMI GIORNI. La rassegna «I più antichi libri a stampa testimoni di una rivoluzione» chiuderà i battenti sabato alle 13.

Anche Elsa Fornero, già ministro del Lavoro e delle Politiche Sociale durante il Governo Monti e professoressa onoraria dell’Università di Torino, ha visitato nei giorni scorsi la mostra sugli antichi libri a stampa allestita nell’atrio della Biblioteca Angelo Mai, in Piazza Vecchia, fino a sabato prossimo, 7 ottobre.

Del resto quanto esposto nelle bacheche dell’atrio scamozziano della «civica» non è solo un vero e proprio tesoro per gli studiosi o gli appassionati del libro antico, ma è una proposta culturale di grande interesse che propone al visitatore un duplice itinerario nel mondo dei libri del secondo Quattrocento, alle origini della stampa a caratteri mobili, indubbiamente uno dei periodi più vivaci per la storia del libro e delle biblioteche.

Che cosa si trova nell’esposizione

La Biblioteca Mai, ricca di un patrimonio di 1700 incunaboli – così sono chiamati i libri pubblicati nel XV secolo – intende valorizzare con questa mostra la cospicua eredità che custodisce, acquisita grazie alle antiche soppressioni di conventi e monasteri locali, ma anche a trasferimenti istituzionali, donazioni, acquisti oculati. L’esposizione ha anche il pregio di mettere in luce la ricca circolazione di libri a stampa avvenuta a quell’epoca nel territorio bergamasco, che vede fra i principali protagonisti l’erudito Giacomo Filippo Foresti, un frate agostiniano che pubblicò importanti monografie e fu attivissimo nella compravendita di libri dando così slancio alla biblioteca del Convento di Sant’ Agostino, all’epoca una delle più ricche in città.

Attraverso questo percorso il visitatore è invitato a esplorare le tecniche di produzione del libro antico: l’utilizzo dei caratteri mobili e del torchio, la stampa e la fascicolazione dei fogli, la realizzazione della decorazione e il confezionamento della legatura, fino a comprendere cosa significhi leggere, scrivere, fare cultura con la nuova rivoluzionaria arte tipografica che lo stesso Foresti non esitò a definire «non humana ma più presto divina et da Dio mandata».

La mostra sarà visitabile fino a venerdì dalle 8.45 alle 17.30 e sabato, ultimo giorno di apertura, dalle 8.45 alle 13. Giovedì, invece, dalle 16.30 alle 17.30, è in programma una visita guidata.

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