Mozzo, giovani vandali in azione: distrutta la panchina rossa

I RAID. Prima era toccato al defibrillatore e al locale caldaia della biblioteca. In un caso i teppisti sono stati identificati: quasi tutti minorenni del paese.

Continuano gli atti vandalici nel centro di Mozzo. L’ultima «vittima» dei teppisti è stata la panchina rossa situata vicino alla chiesa parrocchiale, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, andata distrutta il 10 aprile. Pochi giorni prima era toccato alla colonnina del defibrillatore, posizionata a pochi metri di distanza. «Gli eventi degli ultimi giorni sono solo gli ultimi di una lunga serie», commenta amareggiato il sindaco, Gianluigi Ubiali, che aggiunge: «Nei mesi scorsi abbiamo registrato diverse azioni volte a distruggere il patrimonio pubblico. Abbiamo riscontrato problemi e manomissioni anche agli attrezzi del parco giochi vicino al plesso scolastico, mentre delle segnalazioni sono arrivate persino dall’oratorio».

«Tutti minorenni della zona»

Tra i residenti sono presto iniziate a circolare voci relative a una banda di giovani provenienti da fuori Mozzo, ma le cose sembrano stare diversamente: «Sappiamo che si tratta di un gruppo di ragazzi, tutti minorenni e quasi tutti di Mozzo, contrariamente a quanto si vociferava. In un caso, sono anche stati intercettati e identificati dalla polizia locale mentre compivano uno di questi atti. Trattandosi di minori, ci stiamo muovendo con le forze di polizia e con le famiglie per risolvere le situazioni di disagio ed evitare che incidenti simili si ripetano», afferma Ubiali.

La serie di danni compiuti da questo gruppo di teppisti, però, va avanti da tempo: «La sera stessa della distruzione della panchina rossa sono stati compiuti atti vandalici anche vicino alla Parrocchiale. Pochi giorni prima era stato distrutto il defibrillatore. Si tratta di atti che denotano uno scarsissimo senso civico», aggiunge il primo cittadino: «La panchina rossa antiviolenza ha un forte significato simbolico: distruggerla non crea tanto un danno economico alla cittadinanza, ma uno emotivo. Per quanto riguarda il defibrillatore, invece, i vandali forse non sanno che, pochi giorni prima che quello in piazza venisse distrutto, un altro ha salvato la vita di una persona al Gran Mercato dei Colli».

Vandalizzato anche il locale caldaia della biblioteca

Vittima dei teppisti, sempre in tempi recenti, anche il locale caldaia della biblioteca comunale: «In quel caso il danno è stato anche economico. Lo stesso vale per la colonnina del defibrillatore, che ripristineremo a breve». L’obiettivo dell’amministrazione, però, è quello di evitare che i giovani teppisti restino impuniti: «Siamo rammaricati per quanto accaduto e per l’arroganza e lo sbandamento di questi giovani, soprattutto quando sono in gruppo. Agiremo nei giusti tempi, con le forze dell’ordine e con i carabinieri, ma anche con le famiglie, per evitare che il problema si ripeta e per rientrare dei danni subìti dalla collettività».

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