Orobica Cicli, spunta un compratore. Sindacati: la Regione approfondisca

Per trovare una soluzione alla crisi che ha investito la Orobica Cicli di Endine Gaiano, con l’azienda intenzionata a cessare l’attività entro il 31 maggio ricorrendo al licenziamento collettivo di 51 lavoratori, giovedì 9 maggio audizione dei sindacati in commissione Attività produttive di Regione Lombardia.

Sul tavolo, la Fiom Valle Camonica Sebino ha segnalato il nominativo di un imprenditore del settore ciclistico interessato a rilevare l’attività e a garantirne la continuità. «L’imprenditore – spiega Andrea Capelli della Fiom camuno sebina – ha contattato direttamente noi dopo aver provato a dialogare con l’azienda; come consuetudine, abbiamo trasmesso questo interessamento alla Regione che dovrà approfondire la proposta».

Alla luce di questo interessamento, secondo la Fiom è necessario che l’azienda attivi la cassa integrazione straordinaria per un anno, in modo da dare tempo al possibile acquirente di subentrare all’attuale proprietà. La soluzione però pare poco gradita alla Orobica Cicli che spinge per chiudere la partita con un incentivo all’esodo pari a 7.800 euro per lavoratore. «Seguiamo con attenzione la vicenda – aggiunge Luca Tonelli, della Fim Cisl Bergamo – perché stiamo parlando di un numero considerevole di lavoratori che da un giorno all’altro rischiano di ritrovarsi senza lavoro; dopo tanti anni, è la prima volta che una situazione di crisi così significativa investe l’alto Sebino».

«Nel corso dell’audizione – ha sottolineato il consigliere regionale bergamasco Michele Schiavi - l’azienda si è fatta promotrice di alcune soluzioni, fra cui una buona uscita e una ricognizione dei contatti con aziende vicine per un eventuale assorbimento dei lavoratori in un territorio complesso che vede sì una bassa disoccupazione ma anche diverse chiusure aziendali medio piccole». «La Regione – aggiunge Davide Casati, altro consigliere regionale bergamasco – si è resa disponibile per attuare politiche attive efficaci di formazione e ricollocazione e che consentano di sostenere tutti i lavoratori, individuando il prima possibile una ricollocazione lavorativa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA