Il bonus acqua potabile per migliorare la qualità: ecco cosa sapere

LA MISURA. Viene concesso un credito d’imposta per il 50% delle spese per sistemi di filtraggio di anidride carbonica legati al consumo di casa.

Visti gli allarmi lanciati anche quest’anno sul fronte della siccità e il perdurare della crisi economica, assume ancora più valore il bonus acqua potabile introdotto per ottimizzarne l’uso e ridurre nel contempo anche il consumo di bottiglie di plastica.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute (fino al prossimo 31 dicembre) per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo dei cittadini erogate da acquedotti.

Le date

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche, che salgono a 5mila euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Per scaricare il modello con le relative istruzioni basta collegarsi al sito del fisco (www.agenziaentrate.gov.it) e seguire, dalla home page, il percorso: strumenti – modelli – elenco alfabetico modelli – bonus acqua potabile. La comunicazione delle spese andrà inoltrata alle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2024 in via telematica, direttamente dal beneficiario o tramite un intermediario abilitato, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata sempre del sito internet delle Entrate; una volta entrati nell’area riservata , seguire il percorso Servizi – Agevolazioni - Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile. Per la comunicazione sono disponibili, inoltre, i canali telematici dell’Agenzia delle entrate, nel rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche tecniche. L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

A seguito della presentazione della comunicazione viene rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico. Il bonus può essere utilizzato anche in compensazione tramite il modello F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus. Info: www.agenziaentrate.gov.it.

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