Brembo, trimestre record: mai ricavi così elevati. «Superato il pre-Covid»

l presidente Bombassei: «Entriamo nel 60 o con risultati incoraggianti». Tiraboschi: «Fabbriche bergamasche a pieno regime, investiti 15 milioni».

«Siamo entrati nel sessantesimo anno di Brembo con un risultato particolarmente incoraggiante. I dati del primo trimestre 2021 mostrano infatti una ripartenza robusta e confermano il trend degli ultimi tre mesi del 2020. Nella storia di Brembo non avevamo mai registrato ricavi così alti in un primo trimestre, che crescono non solo rispetto allo stesso periodo del 2020, ma anche e soprattutto rispetto al 2019». Dopo le incertezze del 2020, riparte alla grande la Brembo nell’anno del suo importante anniversario e le parole del presidente Alberto Bombassei riassumono una situazione certamente confortante e incoraggiante anche per il prosieguo dell’anno. Ricavi record a 675,1 milioni (+17,2%), utile netto più che raddoppiato a 61,4 milioni (+106%). Nei primi tre mesi del 2021 tutti i segmenti in cui il gruppo opera hanno avuto un andamento positivo.

Anche il vice presidente esecutivo della Brembo Matteo Tiraboschi sottolinea che «i risultati del trimestre sono il modo migliore per festeggiare 60 anni di forte impegno e passione nelle nostre attività. Abbiamo chiuso un primo trimestre in forte crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma soprattutto facendo meglio anche rispetto ai primi tre mesi del 2019, che rappresentano l’ultimo dato della fase pre pandemia. Anche l’Ebitda al 20,1% ha toccato i livelli del 2019. È un risultato certamente significativo nel settore dell’automotive, peraltro raggiunto in una fase, come quella attuale, caratterizzata da incrementi eccezionali nei prezzi delle materie prime, a partire dai materiali ferrosi (dall’alluminio all’acciaio), che hanno avuto ripercussioni nella gestione della supply chain, senza considerare poi i forti rincari nei trasporti. Gran parte dei nostri contratti sono tuttavia indicizzati e quindi, in un periodo che varia da circa 3 a 5 mesi, i nostri prezzi vengono aggiustati in base all’andamento delle materie prime».

Secondo Tiraboschi, «la Cina sta diventando sempre più un mercato di riferimento per Brembo, se si considerano anche gli ultimi trimestri del 2020. L’Italia è cresciuta del 21% nei tre mesi, e questo è un dato estremamente positivo».

«Siamo entrati nell’anno dei sessant’anni di Brembo - continua - annunciando due acquisizioni, una chiusa a inizio 2021 e l’altra che ci attendiamo verrà chiusa in autunno. Sono due operazioni di grande valenza strategica, trattandosi di due aziende di eccellenza nei rispettivi settori di riferimento: la danese Sbs Friction, leader nelle pastiglie green per moto e la spagnola J.Juan - con stabilimenti anche in Cina - specializzata nell’alto di gamma sempre per le due ruote. Due acquisizioni che ci consentiranno di crescere nel comparto delle moto, per noi estremamente importante».

Entrando più nell’ambito locale, Tiraboschi evidenzia che «la maggior parte degli stabilimenti bergamaschi sta girando a pieno regime, con performance importanti, e in alcuni casi sono stati fatti anche degli straordinari nei settori che stanno trainando di più». Non sono mancate le assunzioni: «Nel 2020 siamo cresciuti in numero assoluto superando i 12 mila dipendenti nel mondo con un aumento anche in Italia». E sempre in tema: «Dei 48 milioni di investimenti, poco meno di 15 milioni sono destinati agli stabilimenti bergamaschi, ripartiti tra ricerca e sviluppo, processi di innovazione, nuova capacità produttiva e manutenzioni straordinarie».

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