Cade da un ponteggio nel Varesotto, muore operaio bergamasco

Ancora un incidente mortale sul lavoro. A Tradate, nel Varesotto, ha perso la vita un operaio di 52 anni della provincia di Bergamo. L’uomo è morto dopo essere precipitato da un ponteggio. Inutile il tentativo di salvataggio dei soccorritori.

La vittima è Marco Oldrati, 52enne residente in provincia di Bergamo. Sabato 8 maggio verso le 11, è morto dopo essere precipitato dal ponteggio di un cantiere interno ad un centro commerciale a Tradate, in provincia di Varese. Dalle prime informazioni pare lavorasse per un’azienda della Bergamasca.

La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio dei tecnici Ats e dei Carabinieri. L’operaio potrebbe essere scivolato o caduto in seguito ad un malore, ma resta da accettare che fossero state prese tutte le precauzioni previste dalla normativa per la sicurezza sul lavoro.

Dopo la caduta subito è stato dato l’allarme al 112 che ha inviato sul posto un elicottero dall’ospedale Sant’Anna di Como oltre a due ambulanze. All’arrivo dei medici non è stato possibile fare altro che constatare il decesso.

Si tratta della terza morte sul lavoro in quattro giorni in Lombardia. Il 5 maggio, a Busto Arsizio, sempre in provincia di Varese, è morto Christian Martinelli, di 49 anni, schiacciato da un macchinario nella fabbrica dove lavorava, mentre il 6 in un cantiere a Pagazzano è deceduto Maurizio Gritti, travolto da una lastra di cemento.

«La sicurezza sul lavoro è una emergenza nazionale. In particolare nei cantieri edili stiamo assistendo a una sequela drammatica di incidenti, spesso mortali. Negli ultimi 3 giorni ci sono state altrettante vittime nel Bergamasco, in Molise, e oggi nel Varesotto. Non c’è più tempo da perdere, il Governo intervenga per fermare questa dolorosa, inaccettabile scia di sangue». Lo dichiarano Franco Turri ed Enzo Pelle, segretario generale e aggiunto della Filca-Cisl.«Nel panorama nazionale l’edilizia resta uno dei settori più a rischio. Nei primi mesi dell’anno – dichiarano i vertici della Filca - c’è stato un incremento degli incidenti mortali di circa il 70% rispetto allo stesso periodo del 2020. Noi continuiamo a chiedere al Governo un maggior impegno sul tema della sicurezza in edilizia, iniziando con l’introduzione nel sistema della Patente a punti, uno strumento previsto dal decreto legislativo 81/2008 e mai attuato, e diffondendo l’utilizzo del Durc di Congruità. E poi chiediamo l’incremento dell’organico per la vigilanza nei cantieri, sanzioni più pesanti in materia di sicurezza sul lavoro, più formazione, il rafforzamento del ruolo degli Enti paritetici».

«Nel settore – spiegano Turri e Pelle – sta aumentando l’età media degli infortuni: per questo chiediamo il riconoscimento della condizione di “lavoro usurante” e la pensione anticipata per gli edili. A tutti i lavoratori impiegati nei cantieri – aggiungono – si deve applicare il contratto edile, perché tutti corrono gli stessi rischi. Infine ci opponiamo a ogni tentativo di destrutturazione delle regole e delle tutele per gli appalti, ribadendo la nostra opposizione al ricorso ai subappalti e ai subcontratti. Questo elenco lunghissimo di vittime nei cantieri - concludono i vertici del sindacato - grida giustizia e non è degno di un Paese civile, ci stringiamo al dolore dei familiari delle vittime e ai loro colleghi».

Sul tragico ed ennesimo incidente in Lombardia interviene anche il governatore Attilio Fontana: ««Ancora un terribile incidente sul lavoro oggi. Una vittima in più, in un cantiere in provincia di Varese, che si aggiunge alla terribile e dolorosa lista di questi primi mesi del 2021. Il cordoglio e l’abbraccio della giunta lombarda e mio personale alla famiglia dell’uomo, un operaio della bergamasca che oggi è deceduto. Ma dobbiamo fare di più: dobbiamo aggiungere competenze e risorse nel sistema della prevenzione e dei controlli. Chiederò al Prefetto di Milano, anche in qualità di coordinatore dei prefetti lombardi, di convocare con urgenza un incontro per ampliare e intensificare tutti insieme - associazioni di impresa, rappresentanti sindacali e istituzioni - le azioni concrete e immediate per spezzare questa sequenza di incidenti e di troppe vittime».

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