Ladri di medaglie e una comunità che sa curare l’oltraggio di un furto

Quanto vale una medaglia al valore militare? Per chi l’ha guadagnata, il valore è immenso, per la sua famiglia è enorme, per i collezionisti c’è un valore storico e un valore di acquisizione, per gli stolti vale giusto il peso del suo materiale. A misurare la diversa percezione del valore ci ha spinto un fatto di cronaca raccontato dal nostro collaboratore Angelo Monzani nel novembre 2012

Quattro medaglie in bronzo, ricordo e segno del valore profuso per la patria durante il primo conflitto mondiale dal defunto Luigi Viscardi, sono state divelte dalla lapide del cimitero di Bonate Sotto da mani ignote e oltraggiose. Ad accorgersi dell’incursione è stato Domenico Viscardi, 81 anni, figlio di Luigi, morto il 28 marzo 1980. Nella mattinata di domenica è andato al cimitero per fare visita ai suoi defunti e quando si è trovato di fronte al loculo del padre Luigi si è accorto che le quattro medaglie erano state strappate. Grande è stato il suo dolore perché erano un simbolo affettivo.

I figli avevano pensato di perpetuare il ricordo del padre Luigi, che aveva combattuto durante il primo conflitto mondiale, ponendo sulla lapide le quattro medaglie in bronzo ricevute come Cavaliere di Vittorio Veneto e al valore militare – fanno sapere dalla famiglia Viscardi –. Il soldato Luigi Viscardi aveva ricevuto anche una medaglia in oro, ma quella è rimasta in famiglia. Visto il pochissimo valore venale delle medaglie in bronzo proprio non si pensava che a distanza di ben trentadue anni qualcuno le avrebbe rubate. Il valore del bronzo delle quattro medaglie al valore militare è quasi nullo, salvo che il ladro voglia valorizzarle come cimelio storico.

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A distanza di tre giorni, sulle pagine del giornale, ancora Monzani aggiornava così i lettori:

Il furto a Bonate Sotto delle quattro medaglie in bronzo dalla tomba Luigi Viscardi, reduce della Grande guerra, ha fatto scalpore anche nel mondo dei collezionisti. Gli appassionati si stanno mobilitando per cercare di recuperarle, qualora i ladri cercassero di «piazzarle» sul mercato, ma c’è anche chi si è offerto di donare le proprie alla famiglia. Della vicenda, in particolare, si stanno occupando i collezionisti Daniele Locatelli di Mapello e Davide Ferro di Bergamo che hanno fatto partire il tam tam su Internet, attraverso il forum italiano dei collezionisti di militaria «Miles». «Da appassionato di storia e collezionista ho subito allertato tramite il forum tutti i colleghi collezionisti perché, come esperienza insegna, questi oggetti dopo un periodo di oblio tornano sul mercato – spiega Daniele Locatelli –. La mia segnalazione, dopo un primo momento di condanna e indignazione da parte di tutti i collezionisti d’Italia, ha generato l’idea di poter ricostruire il medagliere del povero Luigi e di farne omaggio al figlio Domenico e a tutta la famiglia».

Contattata, la famiglia Viscardi si è detta grata di questo gesto. «Mio nonno Luigi – racconta il nipote Giuseppe Viscardi – aveva voluto che dopo la sua morte (avvenuta il 28 marzo 1980, ndr) le quattro medaglie della Grande guerra fossero poste sulla sua lapide e i familiari hanno assecondato questo suo desiderio. Mai avremmo pensato che qualcuno le rubasse. Per noi è il ricordo del nonno e mio padre Domenico, quando domenica mattina ha scoperto il furto, è rimasto male tutto il giorno, non riusciva a capire il perché di quel gesto oltraggioso. Ora, questa notizia di grande altruismo del forum nazionale “Miles” ci consola, di gente buona ce n’è ancora molta».

Dai due bergamaschi del forum, nel frattempo, si è saputo che ci sono già delle persone disposte a donare due medaglie al valore militare e dei Cavalieri di Vittorio Veneto.

Le medaglie sono rientrare dunque in famiglia grazie a questi generosi donatori e sulla lapide di Luigi Viscardi sono apposte delle copie.

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