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Malesia, un’armonia di contrasti da scoprire

Natura selvaggia, città cosmopolite, templi buddhisti e mare cristallino: cosa vedere, quando andare e cosa portare in valigia per questa meta da sogno

Per i più, la Malesia è quel misto di giungla, spiagge bianchissime e mare cristallino che Emilio Salgari ha raccontato così vividamente con il suo Sandokan. In parte è vero, ma questa terra è anche molto altro. La Malesia è una terra di contrasti, che convivono e si esaltano a vicenda.
Conosciuta per le spiagge, le foreste pluviali e l’armonioso insieme di culture malese, cinese, indiana ed europea, la Malesia è il simbolo della multiculturalità e la cordialità della popolazione è uno dei punti di forza di questa terra. La sua peculiarità è data dagli estremi che la caratterizzano: immensi grattacieli affianco ad abitazioni di legno costruite su palafitte, resort lussuosi accanto ad antiche barriere coralline.

Tra modernità e tradizioni millenarie

Kuala Lumpur, la capitale cosmopolita, è l’emblema della modernità, con le sue Petronas Towers, simbolo del progresso economico del Paese e tra i grattacieli più alti al mondo, con i loro 452 metri.
Malacca
, invece, racchiude la storia della Malesia, è il cuore della sua eredità coloniale nonché centro di scambi commerciali e culturali per oltre 600 anni. Qui, a risaltare tra le strade in stile cinese sono le architetture olandesi, le botteghe di antiquari e i templi: una piacevole pausa durante un viaggio in questa terra.
La regione di Penang, la «perla d’Oriente», riesce a fondere perfettamente cultura orientale e occidentale – nell’architettura, di stampo inglese, così come nella cucina, che mescola sapori nuovi e gusti dalla tradizione millenaria. A George Town, il capoluogo, questo mix risulta evidente anche in ambito religioso: i templi buddhisti convivono con moschee, chiese e templi induisti.

Dalle città alla natura incontaminata

Ma la vita animata e vivace dei centri cittadini si contrappone alle colline e ai villaggi indigeni delle Cameron Highlands, dove il tempo scorre al ritmo lento della natura. Questi dolci pendii verdi sono ricchi di piantagioni di tè, oltre che di foreste e cascate: il luogo perfetto per rilassare corpo, occhi e orecchie, prendere un po’ di fresco, dopo il caldo tropicale del resto del Paese, e fare trekking tra i vari sentieri.
Dove l’immaginario collettivo sulla Malesia meglio coincide con la realtà è nel Borneo Malese, un vero e proprio condensato di biodiversità. Infatti, ospita un’immensa foresta pluviale – unico habitat al mondo in cui vive l’orango –, il monte Kinabalu, il più alto dell’isola e dell’intera nazione, oltre ad acque verdi-azzurre e spiagge bianchissime.
Perfetto per gli amanti della natura selvaggia, rigogliosa e incontaminata, che vi regna indiscussa, il Borneo è anche il paradiso dei sub e degli appassionati di immersioni. In alcune località è possibile infatti nuotare con tartarughe, squali e barracuda e ammirare le barriere coralline.

Quando andare in Malesia

La Malesia è bella anche per questo: con le sue temperature che vanno dai 23 ai 32 gradi, può essere visitata durante tutto l’anno – con alcune accortezze. La costa orientale è da evitare nel periodo che va da novembre a marzo, per via delle forti piogge. Il resto del Paese, invece, è sempre visitabile, tenendo presente che le piogge tropicali sono abbastanza frequenti.

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