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La «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca», un equilibrio tra innovazione e tradizione

Articolo. Torna per la 41° volta uno degli appuntamenti più attesi della primavera bergamasca, con tante novità e sorprese per tutta la famiglia. Dal 24 al 28 aprile, la «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca» proporrà alle migliaia di visitatori attesi il meglio del settore. In programma non solo macchinari e attrezzature, ma anche degustazioni enogastronomiche, laboratori per bambini, convegni e, da quest’anno, anche il «Fuori salone di Fiera Agricola 2024»

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Sguardo rivolto al futuro e piedi ben radicati nel passato. Ecco il segreto della longevità e del successo della « Fiera Agricola della Pianura Bergamasca », la manifestazione organizzata da Fiera Agricola Soc. Coop. «Se ci siamo da 41 anni, vuol dire che all’innovazione ci abbiamo sempre creduto. Per noi però è importante ricordare e ringraziare soprattutto le nostre “radici”, senza le quali non sarebbe nato tutto questo» spiega Flavia Fattori, figlia di Giuseppe, l’ideatore del format nel lontano 1981, insieme a un gruppo di amici. Da allora, quell’intuizione di promuovere eventi a carattere agricolo ed enogastronomico, per diffondere la conoscenza del territorio e delle tematiche legate al settore, è cresciuta e ha preso forma. Oggi, la «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca» è inserita nel Calendario Ufficiale delle Fiere Regionali di Regione Lombardia e, in sinergia con le realtà locali, continua a portare indotto, novità e passione sul territorio e ai suoi abitanti.

In equilibrio tra novità e tradizione, il programma del 2024 propone agli oltre 20mila visitatori previsti numerose occasioni per scoprire un ambito in continua evoluzione e per toccare con mano le ricchezze locali. Tra i padiglioni dello spazio fieristico, anche quest’anno torneranno un centinaio di espositori provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna per proporre le ultime novità del know-how agricolo: sementi, soluzioni per le strutture di ricovero degli animali e il loro benessere, servizi per l’agricoltura, macchinari e attrezzature per la zootecnia dei migliori marchi italiani ed esteri. «Quest’anno saranno presenti anche numerose aziende che proporranno i robot di mungitura – macchinari innovativi nati per alleggerire il lavoro dell’agricoltore – oltre che industrie del Biogas e del Biometano» aggiunge Fattori.

Sempre a proposito di innovazione, poi, da mercoledì 24 aprile si alterneranno diversi convegni sull’argomento. Il primo giorno di Fiera è previsto quello organizzato da Coldiretti Bergamo, dal titolo «Il Futuro della zootecnica tra sostenibilità e disinformazione», mentre il 25 aprile sarà il turno di BCC Treviglio (principale sponsor della manifestazione) con «L’innovazione in agricoltura: scenari e spunti tecnologici del prossimo futuro» e «L’impiego dei droni in agricoltura», dopo i quali verrà consegnato il Premio AGRINNOVA 2024 all’azienda più innovativa.

Il «Fuori salone» della Fiera

La «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca» però è sinonimo di concretezza: non ci si limiterà quindi solo a “parlare” di innovazione, ma si andrà anche a “vederla” da vicino, tramite alcuni esempi locali. «Quest’anno abbiamo pensato di inaugurare il “Fuori salone” della Fiera» spiega Flavia Fattori. Per questa edizione, la «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca» non sarà fissa, ma si muoverà alla scoperta di tre celebri aziende: «un’occasione – continua Fattori – per incontrare le proprie origini e percorrere i passi avanti compiuti da alcune realtà imprenditoriali del territorio». Per partecipare, basterà rivolgersi alla Pro Loco di Treviglio, che si occuperà della parte logistica e tecnica.

La prima uscita, fissata per venerdì 26 aprile alle ore 15, sarà al Caseificio Arrigoni Battista di Pagazzano, la prestigiosa azienda del settore lattiero caseario, leader nel mercato del Taleggio. Arrigoni è anche riferimento sia nella produzione di formaggi tradizionali, come Gorgonzola, Crescenza e Quartirolo Lombardo, che nell’innovazione e nella ricerca sui prodotti. I visitatori potranno approfondire sul posto il punto di forza del Caseificio, cioè l’utilizzo di una filiera completa, dalla materia prima al prodotto finito, dalla terra e dagli allevamenti al confezionamento e alle strategie di vendita. Alla fine, è previsto anche un momento di degustazione dei prodotti caseari.

Gli amanti dei salumi potranno invece segnare sul calendario l’uscita di sabato 27 aprile alle ore 16 prevista al Podere Montizzolo di Caravaggio. Lì sarà possibile assaporare il famoso Salame con la Carta d’Identità, il Prosciutto Crudo del Montizzolo (realizzato solo con cosce provenienti dal proprio allevamento e fatte stagionare a Parma per almeno 24 mesi), la carne suina, diversi altri salumi prelibati e prodotti agricoli italiani. Il Podere è la miglior sintesi tra tradizione e sviluppo tecnologico-ambientale: una garanzia di genuinità e autenticità.

Le prime due tappe del «Fuori salone» consentiranno dunque di “gustare” la cultura del buon cibo e di comprendere quanto essa possa passare anche sulle nostre tavole, a partire da scelte consapevoli, che valorizzino i prodotti a km zero e sostengano il lavoro degli agricoltori. A tal proposito, nei giorni della Fiera ci saranno anche il mercato agricolo “Compagna Amica” di Coldiretti e quello di Confagricoltura, dove poter assaggiare e comprare le eccellenze enogastronomiche del territorio: formaggi, salumi, vini, olio e molto altro ancora.

Se poi, di fronte a tutte le prelibatezze pregustate alle visite del «Fuori salone» o ai banchetti in loco dovesse venire un certo languorino, non c’è da temere. In Fiera verrà allestito anche un punto ristoro con un menù adatto a tutti i gusti e che ospiterà anche i prodotti del Caseificio e del Podere visitati.

Per i più audaci però c’è anche una terza e ultima tappa del «Fuori salone»: quella di domenica 28 aprile alle 10. Per l’occasione, aprirà le porte al pubblico l’Archivio Storico SDF che, insieme al Museo SAME, dedicato alla storia del trattore e della meccanizzazione agricola, ha un patrimonio così ricco da essere stato dichiarato «di interesse storico particolarmente importante» dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. All’interno dell’Archivio, si trovano oggi oltre 260.000 disegni tecnici e 40.000 documenti, una biblioteca specializzata sulla meccanizzazione agricola in Italia, una collezione di materiale tecnico (disegni originali, brevetti, libretti uso e manutenzione, manuali d’officina, cataloghi ricambi), pubblicitario e documentazione amministrativa.

Lo spazio dell’Archivio SDF e dell’adiacente Museo è stato recuperato da un’area industriale all’interno dell’azienda (ex magazzino ricambi) allo scopo di conservare, promuovere e diffondere la storia della celeberrima SAME, da sempre leader nella meccanizzazione agricola, sia a livello nazionale sia internazionale. Non a caso, Treviglio è conosciuta come «la città dei trattori».

Iniziative storiche e laboratori per bambini

Oltre a tutte le novità di questo 2024, non bisogna perdersi le iniziative “storiche” che hanno reso la «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca» una delle manifestazioni più apprezzate nel Nord Italia. Protagonista sarà sempre la tradizionale «Mostra regionale della Razza Frisona» – in collaborazione con Aral (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) – che, in preparazione allo Spring Show 2024, porterà in loco oltre 100 capi di bestiame provenienti dalle province di Bergamo, Brescia, Milano, Lodi e Cremona. Quest’anno però non sarà l’unica “mostra” presente in Fiera. In collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e con il Comune di Treviglio, presso lo stand del Consorzio, ci sarà anche l’installazione sul reticolo irriguo trevigliese e della zona limitrofa: «Le Rogge Trevigliesi…l’Acqua e la Vita». Coinvolti anche gli alunni delle scuole di Treviglio e della zona, che potranno visitare la mostra nei giorni feriali.

Incentivare la partecipazione del pubblico più giovane, d’altronde, è uno degli obbiettivi della «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca», da sempre cartina tornasole di un’evoluzione anche generazionale del settore. Per questo e per essere, come sempre, “a misura di famiglia”, anche quest’anno torneranno i laboratori per i bambini.

Le diverse attività didattiche in programma faranno immergere i più piccoli in percorsi sensoriali e divertenti, come «I detective dell’orto, chi ha mangiato l’insalata?», il simpatico gioco per scoprire «gli amici dell’orto e i furbetti che si nutrono degli ortaggi senza permesso». Grazie invece a «La pecora a Colori: dalla pecora al gomitolo» i partecipanti potranno realizzare degli acchiappasogni con fili di lana di pecora, oppure, nel caso preferissero il «Laboratorio delle piante officinali, le essenze della natura», potranno creare dei saponi con le essenze naturali. Mettere le mani in pasta, anche letteralmente, sarà la sfida rivolta ai più piccoli per imparare divertendosi. In programma infatti c’è anche «Piccoli mugnai crescono: laboratorio di panificazione», nato per “toccare con mano” i diversi tipi di cereali e le loro proprietà. Ogni giorno della Fiera sarà una scoperta per i bambini, grazie ad attività come la sgranatura del mais e la semina per “piantare una pianta”.

Passato e futuro, tradizione e innovazione: è questo il mix che si respirerà durante la «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca», non solo tra i suoi numerosi stand, ma anche online. Quest’anno la manifestazione ha anche una nuova veste grafica, «più smart e immediata, frutto della nuova collaborazione con l’agenzia di marketing Icreatif di Treviglio» spiega Flavia, responsabile marketing dell’evento. Sul nuovo e interattivo sito internet sarà facile trovare i dettagli del programma e acquistare i biglietti di ingresso. L’invito è quindi di rimanere aggiornati, seguendo le novità anche sulle pagine Instagram e Facebook della Fiera. Ma soprattutto, di esserci!

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