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Se i lettori non vanno alla montagna, tu “portAMI un libro”

Articolo. Al via la nuova iniziativa del Comune di Bergamo in collaborazione con i volontari di BergamoxBergamo. Un servizio di take away per portare i libri direttamente dalla libreria di fiducia a casa degli utenti che unisce bellezza, cultura e relazioni

Lettura 2 min.

Prologo: marzo 2020. Mi sono appena trasferita in una nuova casa e non ho ancora avuto il tempo di rimpolpare la libreria (ancora mezza vuota). Le biblioteche sono chiuse da qualche tempo e ho già letto i due libri (dal prestito irrimediabilmente scaduto), che languono abbandonati sul comodino. Decido di ordinare dei volumi online, per farmi compagnia durante le lunghe giornate a casa. Fin da subito realizzo che le spedizioni sono bloccate. Pazienza, è inevitabile. Me ne faccio una ragione e aspetto. I miei libri arriveranno, certo, ma a primavera inoltrata.

Per fortuna, oggi la situazione è un po’ diversa e in generale la maggior parte delle attività si è attrezzata a dovere per rispondere a una nuova fase di limitazioni e restrizioni.
Ne è un esempio lampante il bel progetto di “PortAMI un libro”, che proprio di questi giorni è arrivato sul territorio a Bergamo. Un servizio – disponibile per tutte le librerie del territorio urbano – dedicato alle persone impossibilitate a spostarsi dalle loro abitazioni e pensato in particolare per i soggetti più vulnerabili, ai quali la limitazione delle relazioni interpersonali e la permanenza a casa possono pesare particolarmente.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Bergamo in collaborazione con Confesercenti Bergamo e ASCOM Bergamo, parte da un’idea semplice: rendere i libri uno strumento di connessione e relazione, per portare un po’ di bellezza direttamente a casa. Un’azione resa possibile dalla partecipazione diretta dei volontari di BergamoxBergamo, in una staffetta libreria-volontario-cittadini.

Il meccanismo è presto spiegato: chiamando una delle librerie di fiducia aderenti alla proposta, gli utenti possono ordinare direttamente le loro letture. Il libraio si mette così in contatto con i singoli volontari, attraverso il numero unico BergamoAiuta (342 0099675), che prendono in carico l’ordine e lo portano direttamente a domicilio. Semplice, comodo e assolutamente utile.

Del resto, in un momento in cui cibo, spesa e perfino drink sfruttano sempre più la formula take away, i libri potevano forse restare indietro? Ecco allora che l’iniziativa si apre alla città, che conta complessivamente una rete di circa quaranta librerie e cartolibrerie. A questo, si somma la possibilità di valorizzare l’esperienza maturata dai volontari in termini relazionali già durante i mesi del lockdown.

Infatti, oltre al comodo servizio c’è di più. Come afferma l’Assessore alle politiche sociali Marcella Messina, l’iniziativa “non va letta semplicemente come un servizio di consegna, ma soprattutto come una straordinaria occasione per capitalizzare l’esperienza dei volontari di BergamoxBergamo, che in questi mesi hanno saputo costruire dialogo relazione accoglienza e comunità con i cittadini in diverse condizioni sociali, e tramutarla in un’opportunità per generare nuovi contatti con coloro che, costretti a casa dal lockdown, si mostrano desiderosi di alleviare la solitudine attraverso un libro e, magari, la presenza di un viso amico”.

Al centro di questa riscoperta, proprio i libri, con il ruolo di ideali costruttori di ponti relazionali. Una visione condivisa da Antonio Terzi, Presidente Confesercenti Bergamo e Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi, per il quale l’occasione diventa un’opportunità per “riaffermare il libro come bene essenziale, la lettura come strumento chiave per meglio affrontare questi tempi, il legame tra librerie e territorio in un rinnovato senso di vicinanza e prossimità che dovrà necessariamente rappresentare la prospettiva del futuro che ci attende”.

Una proposta importante per riaffermare la cultura come bene insostituibile, evidenziare le possibilità empatiche ad essa connesse, sostenere il territorio a livello economico ed esprimere reale vicinanza in un momento difficile alle categorie più delicate e, più in generale, a tutta la popolazione.

Come riassume Cristian Botti, Presidente Gruppo Librai – Cartolai – Forniture per ufficio Ascom Confcommercio Bergamo lo scopo è duplice: “aiutare le librerie presenti sul territorio comunale e, allo stesso tempo, dare la possibilità ai cittadini di usufruire del servizio dei librai. Per i librai si allarga il bacino di clienti e ’PortAMI un libro’ diventa lo strumento per continuare a stare vicino ai propri clienti, offrendo non solo un servizio, ma diffondendo cultura. I nostri librai continuano, anche se in un modo diverso, a consigliare e proporre libri tenendo conto delle attitudini e dei gusti dei lettori”. Un meccanismo indispensabile “a sostegno di un’attività e a vantaggio dei clienti”.

Una cosa è certa: a questo giro il rischio di restare a secco di romanzi, saggi e narrativa è scongiurato.
Con grande sollievo.

Sito Comune di Bergamo

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